Cesio, emorragia di alunni il comprensivo è a rischio

Il sindaco Carlo Zanella: «Adesso ci sono 480 studenti, ma prevediamo un calo» Serve un accordo con Feltre e proporre la settimana corta e il doposcuola 

CESIOMAGGIORE. L’istituto comprensivo di Cesio è a rischio. E non nel medio termine ma quasi nell’immediato del prossimo anno scolastico. Se non si attiveranno a tempo record, sfruttando bandi sovracomunali, gli strumenti per tenersi “in casa” i bambini, come quello della settimana corta, dei rientri pomeridiani e di un’attività di doposcuola affidata ad esterni. La nota dolente è stata fatta risuonare in consiglio comunale dal sindaco Carlo Zanella e dall’assessore a cultura e istruzione, Eleonora Feltrin: la denatalità unita all’esodo significativo di nuovi iscritti alla primaria verso altri comprensivi dell’area omogenea, primo fra tutti Santa Giustina, influiscono sull’infausta previsione circa il mantenimento dell’autonomia scolastica di Cesio.

«L’amministrazione è corsa ai ripari e ha sollecitato un tavolo con il Comune di Feltre per poter eventualmente bilanciare e compensare i numeri dei due rispettivi istituti comprensivi, il primo che conta 1.200 studenti fra primaria e secondaria e il nostro che ne ha attualmente 480. Rispetto al numero attuale, abbiamo già messo in conto una consistente uscita per il prossimo anno scolastico», ha detto il sindaco Carlo Zanella. Dieci bambini in meno fanno la differenza, ha rimarcato l’assessore Eleonora Feltrin. E se l’ipotesi considerata di inglobare nel comprensivo di Cesio scuole come Vellai e Foen, è poco praticabile, anche lì per una questione di iscrizioni risicate (questo nel caso del plesso di Foen), c’è l’alternativa proposta dall’assessore Feltrin: quella di attivare alla primaria di Cesio o di Soranzen la settimana corta, con un rientro pomeridiano e la possibilità di coinvolgere la cooperativa (che già ha avviato il doposcuola sperimentale a Villabruna), per analoga iniziativa anche a Cesio.

Dubbi sull’etica di questa soluzione sono giunti dal capogruppo di Cittadini per Cesiomaggiore, Wilmer De Bortoli: «Da padre di famiglia, credo sia più importante mettere al centro il bambino e non le esigenze di un’organizzazione familiare che possono penalizzare il tempo dell’affettività».

«La proposta tiene conto di richieste e bisogni da parte delle famiglie, documentate attraverso un questionario somministrato la scorsa estate» , ha risposto la Feltrin. «I bambini sarebbero coinvolti non solo in attività studio pomeridiano, ma anche in quelle ludiche e ricreative».

«Non nascondo che ci sono genitori che chiedono un’offerta diversificata e flessibile alle esigenze lavorative del nucleo», ha sottolineato il sindaco Zanella, «pena l’iscrizione ad altri comprensivi che propongono queste cose. E l’autonomia del nostro comprensivo è fortemente a rischio se non assecondiamo le esigenze delle famiglie».

In apertura di seduta consiliare, si è dovuta approvare la recessione della brava segretaria comunale Daniela De Carli il cui avanzamento di carriera prosegue in Provincia. È stata l’occasione di commossi ringraziamenti bypartisan, da vecchi e nuovi amministratori, e l’annuncio da parte del sindaco Zanella di una convenzione con il comune di Santa Giustina per avere un segretario due giornate piene alla settimana. Questo incide per quasi settemila euro in più all’anno.

Laura Milano

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