Cesiomaggiore. Niente depuratore, il comitato vacilla
Busche, malumore nella frazione: dopo sei anni di battaglie l'impianto resta un sogno
A Busche sembra persa la battaglia per ottenere il depuratore E il comitato frazionale si interroga
CESIOMAGGIORE.
Sei anni di comitato per nessun depuratore. La storia infinita del nuovo impianto, che ha chiamato in causa il pubblico e il privato senza ottenere alcun risultato, ha finito per esasperare gli esponenti del comitato di Busche, nato nel 2004 soprattutto per risolvere il problema.
A sottolineare la situazione paradossale per cui il depuratore resta all'ora X, fra rimpalli di competenze e defezioni rispetto alla compartecipazione finanziaria fra enti, è stata la capogruppo dell'Unione per Cesio Cesiobiettivi, Licia Cappellin.
«Il fatto di non essere approdati ancora a nessun risultato, a distanza di anni, ci fa capire che nemmeno la costituzione di un comitato è servita a smuovere le acque», commenta la consigliera. E la demotivazione serpeggia nell'ambito del comitato frazionale che sarà convocato a breve. Ma questa volta, fa capire il presidente Angelo Marchet, non ci saranno solo aggiornamenti sulla situazione complessiva del paese e sulle prospettive di un confronto con l'amministrazione comunale visto che la carne al fuoco, a Busche, non manca mai. In questa seduta l'argomento potrebbe essere cruciale e l'interrogativo critico inquietante: la sopravvivenza del comitato ha ancora senso? Non nasconde il suo scetticismo lo stesso presidente Angelo Marchet che medita di gettare la spugna, magari non prima di aver ceduto la staffetta ad un successore.
«Il comitato ha raggiunto alcuni traguardi, non ha abbassato la guardia per quanto riguarda il miglioramento della qualità della vita nella frazione e ritengo che abbia anche stimolato il confronto fra i nostri cittadini e l'amministrazione comunale. Ma sono due i fattori che determinano la demotivazione mia personale e forse anche di altri esponenti del comitato: il primo è quello della mancata risoluzione del problema depuratore per cui siamo al punto di partenza. Io almeno non ho avuto informazioni diverse da parte del sindaco e della giunta con cui, da parecchio tempo, non ci sono più contatti. Il secondo è la questione legata alla torretta Ascon. Prendiamo atto che vengono avanti altre iniziative e altri gruppi di cittadini che per nessun motivo vogliamo ostacolare. Anzi, siamo disposti a tirarci da parte».
Entro una decina di giorni sarà convocata la riunione. Se Angelo Marchet dovesse dare forfait, si porrà il difficile problema della successione alla presidenza.
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