Cessione Acc, accordo raggiunto ma la Fiom provinciale non firma

Strappo all’interno del sindacato di categoria della Cgil: contrariamente al loro segretario Bona, le Rsu hanno siglato l’intesa

BORGO VALBELLUNA. L’accordo per la cessione di Acc al gruppo Lu-Ve/Est segna lo strappo tra la segreteria provinciale della Fiom Cgil e le sue Rsu. Infatti, la notte non ha portato consiglio al segretario bellunese del sindacato dei metalmeccanici, Stefano Bona che nella serata di martedì 5 aprile non ha voluto firmare l’accordo e che è rimasto nella sua posizione anche oggi, mercoledì 6 aprile.

L’accordo, che è valido ugualmente, ha visto invece la firma di tutte e due i rappresentanti sindacali unitari della Fiom in Acc. E questo evidenzia un problema che ora dovrà essere risolto all’interno del sindacato.

L’accordo prevede l’assunzione da parte di Sest di 150 dei 250 lavoratori di Acc nell’arco dei prossimi due anni, ma anche l’impegno degli acquirenti a ricollocare in una delle sue imprese non solo italiane eventuali dipendenti della fabbrica di Mel che, al termine dei due anni malgrado i percorsi messi in piedi da Regione e da Confindustria, risultassero ancora non impiegati.

Comunque  entro il 15 aprile Sest dovrà formare la lista dei 150 dipendenti che passeranno alla nuova proprietà.

Gli inserimenti dei 150 ex lavoratori di Acc passeranno in Sest con delle cadenze predefinite: i primi 40 entreranno entro la fine di aprile 2022, gli ulteriori 30 entro il gennaio 2023, a cui seguiranno altri 30 entro luglio 2023, e altrettanti entro il gennaio 2024, mentre gli ultimi 20 entreranno entro luglio 2024.

Chi da Acc passerà in Sest non dovrà fare il periodo di prova, inoltre l’assunzione sarà successiva alla sottoscrizione di un verbale di conciliazione individuale a titolo di transazione generale dei rapporti di lavoro e per rinunciare  ad impugnare l’accordo.

Rimarrà in piedi e avrà valore di controllo e monitoraggio anche il Consiglio di sorveglianza socio istituzionale istituito alcuni anni in corrispondenza  della crisi di Acc. Anche la Regione insieme a Confindustria dovrà fare la propria parte per cercare dei percorsi di ricollocazione ai 100 lavoratori che non entreranno nel passaggio previsto nei prossimi due anni a Sest.

Sest ha voluto inoltre aggiungere una clausola all’accordo in cui evidenzia che, se le verrà negata la concessione degli sgravi contributivi nell’assunzione dei lavoratori di Acc, si riserverà di adottare un’equa e proporzionata rimodulazione del suo piano industriale compresi i livelli di organico.

Dal canto suo il commissario straordinario Maurizio Castro presenterà istanza al ministero di proroga fino a dicembre 2022  del termine dell’attuazione del suo programma.

Il monitoraggio finale dell’assorbimento delle eccedenze occupazionali è stato fissato al 31 dicembre 2023 in Regione o al Mise.

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