Cessione Firex, sindacato vigile
SEDICO. «Un’operazione nata per garantire all’azienda di essere maggiormente competitiva a livello globale. Soltanto l’appoggio ad un colosso che conta su una rete capillare di vendita poteva garantire questo. E speriamo che con l’aumento dei volumi previsti arrivino anche nuovi posti di lavoro». A dirlo è Matteo Caregnato, referente della Fim Cisl che segue lo stabilimento. La Firex, che conta circa 90 dipendenti, è stata venduta ad un colosso americano The Middleby Corporation. E ieri è stata la stessa ex proprietà della Firex a spiegare al sindacato e alle rsu il senso dell’operazione.
«Ci hanno assicurato che il management non cambierà con questa cessione di capitale», precisa Caregnato, «che resterà lo stesso e questo per noi è una bella notizia. L’operazione, comunque, non è stata fatta per motivi finanziari, visto che i conti sono in ordine e ci sono ampi margini, ma per dare un maggiore respiro internazionale alla fabbrica stessa. Inoltre», prosegue il sindacalista, «ci hanno assicurato che con questa scelta si potrà mantenere invariata la gestione della forza lavoro e anche del nucleo produttivo».
La Fim Cisl ha anche chiesto rassicurazioni in merito ai dipendenti. «Su questo punto ci hanno assicurato che non ci saranno problemi, che i posti di lavoro attuali non saranno toccati. Anzi, con il futuro incremento di produzione prevista nel piano industriale, non è escluso che serviranno altri lavoratori. Comunque», conclude Caregnato, «da parte nostra siamo cautamente ottimisti su questa operazione, ma vigileremo affinché le promesse siano mantenute». (p.d.a.)
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