Cgil in piazza per il referendum
BELLUNO. Responsabilità solidale, un termine complesso per un concetto semplice: difendere i lavoratori anche in caso di cambi d’appalto. Un argomento che tocca da vicino molti bellunesi: l’ufficio vertenze della Cgil ha raccolto fino al 2015 circa 80 casi ma secondo il sindacato «è la punta di un iceberg».
«Fino a qualche tempo fa le normative in materia d’appalto prevedevano che il committente rispondesse in solido se la ditta che aveva vinto l’appalto era inadempiente nei confronti dei lavoratori» spiega Mauro De Carli, segretario Cgil Belluno, «con la legge Fornero si sono aggiunte delle clausole che non rendono più conveniente per il lavoratore avviare le pratiche legali». Ad essere colpiti sono, ad esempio, i lavoratori che svolgono servizi di pulizia o edilizia per committenti pubblici (enti pubblici, ministeri, sanità, militare o parastato) ma si verificano casi anche con committenti privati: 82 i dipendenti che si sono rivolti alla Cgil in questi anni.
«Noi chiediamo di abrogare queste clausole» spiega De Carli, «e lo facciamo attraverso un referendum. Uno dei due quesiti riguarda proprio la responsabilità solidale».
L’altro quesito verte invece sui voucher, una modalità sempre più in voga per pagare i lavoratori impiegati occasionalmente. I dati bellunesi sono fermi al 2015 ma rivelano un radicamento profondo del mezzo nel tessuto economico della provincia. Nel 2015 ne sono stati usati 568.263 con un aumento del 60% rispetto al 2014 e i dati italiani, disponibili fino ad ottobre 2016, vedono un ulteriore incremento del loro utilizzo di circa un terzo.
«Erano stati pensati per far emergere il lavoro nero nei settori agricolo, domestico e nel giardinaggio» continua il segretario, «invece vediamo che il loro utilizzo maggiore è nel campo del commercio, del turismo e in un non meglio precisato “altre”. Stiamo assistendo alla riscrittura della storia del diritto del lavoro che sta tornando ad epoche antidiluviane».
La Cgil chiede la cancellazione dei voucher attraverso un preciso quesito referendario. La campagna d’informazione inizierà proprio in questi giorni: primo appuntamento sabato mattina in piazza Martiri a Belluno. Ci sarà un gazebo e verranno distribuiti volantini informativi. Venerdì 24 febbraio ci sarà invece l’avvio della campagna veneta: l’appuntamento sarà a Conegliano, al teatro Accademia, con il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.
Valentina Voi
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