Chef pontalpino sogna l’Expo

Alessio De Bona lavora a Barcellona ed è tra i finalisti in Spagna

PONTE NELLE ALPI. Alessio De Bona è tra i dieci finalisti della Spagna nel concorso «San Pellegrino Young Chef 2015» che si propone, attraverso diverse selezioni ed eventi di eleggere il miglior giovane chef del mondo, in occasione dell’Expo di Milano, l’evento che l’Italia ospita dal primo maggio al 31 ottobre e che verte sull’alimentazione e la nutrizione. I visitatori avranno la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica di ogni latitudine.

«Young Chef 2015» conta più di 3600 partecipanti a livello globale provenienti da 20 diverse aree geografiche. Originario di Polpet, De Bona aveva già avuto modo di distinguersi nel corso del suo percorso formativo, che si è concluso nel 2010 all'istituto «Dolomieu» di Longarone. Nel dicembre dello stesso anno gli era stato assegnato «Ad majora»: un riconoscimento che la scuola assegna agli studenti capaci e meritevoli. Ma già all'epoca De Bona stava maturando un'esperienza gratificante al Tivoli di Cortina: uno dei più celebrati e noti ristoranti del Veneto famoso per la qualità della sua cucina. Insomma, fin dall'inizio della sua carriera, aveva modo di mettere in pratica quanto appreso. Infine la decisione di mettersi in gioco andando a lavorare in Spagna quale sous-chef per diventare, poi, a solo 21 anni, chef del ristorante Gravin di Barcellona.

A gennaio ha partecipato a un concorso di cucina creativa con ingredienti italiani durante la rassegna gastronomica internazionale «Madrid Fusion» alla quale erano presenti alcuni grandi chef di rinomanza mondiale. In quell'occasione, il giovane chef è emerso nella la categoria aggiudicandosi il premio «Abbinamento piatto e vino».

La giuria del concorso Young Chef era composta dalle istituzioni della cucina spagnola e portoghese Angel Leon, Elena Arzak e Josè Avillez, che sono rimasti favorevolmente impressionati dal suo talento. Malgrado i riconoscimenti, De Bona rimane molto umile: «La strada da fare è ancora lunga e le cose da vedere sono molte». (p.b.)

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