Chicchi come pesche a Feltre: danni a migliaia di auto
FELTRE. Impressionante grandinata ieri mattina, con chicchi delle dimensioni variabili di una ciliegia a quelle di una pesca che hanno mitragliato migliaia di macchine, trasformato strade in fiumi imbiancati (emblematica via Tezze), allagato edifici, messo in crisi gli scarichi e colpito le coltivazioni con conseguenze sull’agricoltura. A pagare il prezzo più alto è stato il centro città, ma anche il serenese è stato messo in croce e l’ondata di maltempo si è estesa a Cesiomaggiore, Santa Giustina e in tutta la Valbelluna, con ripercussioni soprattutto a Sedico, Mas e Sospirolo. Feltre è stata il baricentro del temporale ed è bastato meno di un quarto d’ora per provocare decine e decine di migliaia di euro di danni alle auto, anche con vetri sfondati o incrinati, oltre che carrozzerie malridotte da una grandinata di una tale intensità che non si ricorda avere precedenti.
Particolarmente bersagliate le macchine nel parcheggio dell’ospedale, nella zona tra piazza Isola e le poste, dove è stato anche ferito un automobilista appena uscito dalla vettura da un maxi-chicco di rimbalzo. Anche viale Montegrappa ha passato minuti d’inferno compreso chi aveva parcheggiato al supermercato Lidl. La grandine ha sferzato la città a fasce, seguita da un acquazzone che ha ingrossato i torrenti, facendo temere l’esondazione dell’Uniera e del Musil. Ma anche gli altri corsi d’acqua erano a livello di preoccupazione. Sono stati oltre una decina gli interventi abbastanza rilevanti dei Vigili del fuoco alle prese con scantinati e garage allagati. Acqua alta un po’ in tutto il centro, nell’area di Farra, viale Pedavena, nella zona del cimitero di San Paolo e in via Acqua del Foro (dietro il Foro Boario).
Il tempo si è scatenato alle 11 circa e in due ore sono caduti quasi 80 millimetri d’acqua, 55 solo dalle 11 a mezzogiorno. Il Comune ha aperto il centro operativo di protezione civile e sono state registrate diverse situazioni di allagamenti, anche nelle scuole: nella sala mensa del Boscariz, nello scantinato della Rocca e in maniera minore anche alla Vittorino da Feltre.
A più riprese diverse strade sono state chiuse e riaperte, come via Luciani, via Valentine e via Gaggia. Non ci sono state criticità invece all’asilo del Pasquer, dove gli operai sono andati tre volte a controllare e togliere rami secchi dalla griglia di scolo. Qualche danno ai lucernari dei magazzini comunali in via Vignigole e si è rotto il vetro di una finestra dell’Ufficio ragioneria in municipio. Svariati gli interventi di pulizia di strade e tombini. Effettuati sopralluoghi nelle frazioni.
Adesso sarà da fare un censimento dei danni per capire se attivare o meno lo stato di calamità. «Quantitativi simili di pioggia li avevo visti solo nel 2012, ma complessivamente abbiamo avuto una risposta migliore del territorio», commenta il sindaco Paolo Perenzin. «Gli interventi idrogeologici fatti in questi anni, e che stiamo continuando a fare, un risultato lo danno, poi è chiaro che non sono ancora adeguati ai bisogni sull’itero territorio comunale e rimangono tutta una serie di situazioni di delicatezza e fragilità sulle quali bisognerà intervenire senza soluzione di continuità».
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