Chiede il risarcimento dopo l’incidente

Trichiana. L’ex calciatore e dirigente sportivo Antonio Tormen ha fatto una causa civile: «Non posso più andare in bici»
TRICHIANA. Lesioni stradali in bicicletta. Antonio Tormen non può più salire sulla sua mountain bike, dopo che a metà luglio si è visto tagliare la strada da un anziano di Quantin, alla guida di una Panda, ed è finito in un fosso, per evitare l’impatto. Causa civile e richiesta di risarcimento danni da parte dell’ex calciatore professionista, cresciuto nel Belluno e passato per Fiorentina, Udinese, Livorno, Modena e Foggia con il numero 4 sulla maglia. L’attuale direttore sportivo dell’Union Feltre sta ancora risentendo delle conseguenze dell’incidente avvenuto lungo la strada che dal Nevegal scende verso Ponte nelle Alpi. Per la causa si è affidato all’avvocato Antonio Prade.


Il legale, che in passato è stato vicepresidente del Belluno, ha ricevuto mandato di chiedere un risarcimento importante sì, ma che non metta nei guai l’82enne pontalpino. Non è certo quello lo scopo, semmai il vedersi riconoscere un danno fisico che richiederà tempi lunghi di guarigione. Addirittura indefiniti, all’indomani della visita dello specialista.


Nel frattempo non è più in grado di salire in bici ed era uno che percorreva migliaia di chilometri all’anno. Quando avvenne l’incidente, era l’inizio della preparazione della sua nuova squadra e già la domenica dopo non era mancato alla partita di serie D, ad Arzignano: «Sono vivo e questa è la cosa più importante», sottolinea Tormen, «ma soffro ancora per quella caduta nel fosso, per evitare lo schianto contro l’automobilista che improvvisamente ha svoltato verso Quantin e per poco non mi ha travolto. C’è di mezzo il midollo, fatico a muovere il braccio destro, per non parlare della mano, con la quale lavoro molto».


Nessun dubbio sulle responsabilità: «L’uomo ha ammesso le proprie colpe, del resto i rilievi sul posto dei carabinieri non hanno sollevato dubbi, rispetto alla versione iniziale. Stavo scendendo dal Nevegal, indossavo una giacca a vento molto evidente e non stavo pedalando. Il problema è che non mi ha proprio visto e ha svoltato verso destra, tagliandomi la strada. L’uomo è assicurato e pagherà i danni provocati: si parte da 100 mila euro. Naturalmente il mio intento non è quello di danneggiare economicamente la controparte, però ho subito un contraccolpo molto pesante a livello fisico, non sono più in grado di andare in bicicletta, perché non appena mi abbasso con il corpo verso il manubrio sento un dolore terribile all’altezza del collo e devo scendere. La mia vita è cambiata in peggio, c’è poco da fare».


I medici non sono in grado di stabilire una prognosi: «Mi sono rivolto a uno specialista anche ultimamente, e non so se e quando potrò tornare a posto. Se poi penso che avrei potuto addirittura rimanere paralizzato...».




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