Chiesa arcipretale gremita per il saluto di don Cesare, che va via dopo 19 anni

Ultima messa del parrocco di Bribano, Roe e Sedico. Prenderà servizio ad Agordo, La Valle e Taibon

SEDICO. Con una solenne cerimonia che ha visto la partecipazione di parecchie centinaia di sedicensi, le parrocchie di Bribano, Roe e Sedico (dove, nella chiesa arcipretale, si è celebrata la messa) hanno salutato per l’ultima volta don Cesare Larese. Il parroco prenderà servizio ad Agordo, La Valle e Taibon dopo aver esercitato il ministero nel Sedicense per diciannove anni. Nei giorni scorsi il sacerdote aveva già avuto modo di congedarsi dalle parrocchie di Bribano e Roe; ma ieri, proprio per consentire a tutti di partecipare al commiato, sono state sospese le celebrazioni nelle due parrocchie vicine. La chiesa di Sedico, pertanto, ha contenuto a fatica tutte le persone e le associazioni che hanno voluto partecipare. C’erano, tra queste, la Schola cantorum ed il corpo musicale comunale, che hanno animato la mattinata. Ma anche il gruppo scout, gli alpini e i numerosi gruppi parrocchiali che in questi anni hanno operato a stretto contatto con don Larese.

La mattinata si è conclusa con un rinfresco a tema: per ogni tavolo, le prelibatezze di un posto visitato in pellegrinaggio. Nell’omelia e durante la giornata, don Cesare ha ricordato che ieri ricorreva anche il compleanno di sua madre («che», ha raccontato, «mi ha dato un grande insegnamento: non parlare alla prima persona, di te stesso, ma parla degli altri e per gli altri») e dello storico sagrestano e organista Toni Carlin, entrambi scomparsi.. Durante la messa, che si è chiusa con uno scrosciante applauso, il sacerdote ha voluto parlare poco di sé. In ogni caso, nei giorni scorsi, ha avuto modo di congedarsi personalmente e dalle pagine del bollettino parrocchiale. «Mille ricordi si affollano nella mente», ha scritto pochi giorni fa, «e ho immensa gratitudine per chi ha collaborato strettamente in tanti ambiti. Ho scelto di condividere la vita con altri sacerdoti, formando una piccola comunità: con don Emanuele dal 2004, con gli altri sacerdoti più giovani (don Sandro, don Moreno, don Giancarlo, don Alessandro e don Mirko, ndr) si è sempre instaurato un buon clima di amicizia, rispetto, aiuto reciproco. Non tornerei indietro rispetto a questa scelta, sicuramente valida e vincente».

Il sindaco Stefano Deon, rivolgendosi a don Cesare, ha riconosciuto il suo «importante impegno nel sociale» ed ha ricordato che Larese ha raccolto il testimone di don Francesco Cassol alla guida della comunità “Fraternità” di Landris. «Ha portato avanti il suo ministero con umiltà», ha aggiunto Deon, «e ci ha insegnato l’importanza delle relazioni tra persone».

Anche il presidente della Pro loco, Claudio Mezzavilla, tra gli altri, ha ringraziato don Cesare per la collaborazione scambiata. A don Cesare, quindi, sono stati consegnati numerosi doni e targhe da parte dei diversi gruppi, istituzioni e associazioni che lo hanno conosciuto in questi lunghi vent’anni. —

 

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