Chiesetta di Sant’Andrea il governo fa il mecenate
Ponte nelle Alpi. Grazie al bando “Bellezz@” arrivano da Roma 186 mila euro Serviranno per recuperare gli affreschi del 1400 e sistemare gli spazi esterni
La chiesa di Sant'Andrea
PONTE NELLE ALPI. Non solo i 20 mila euro stanziati dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Per la chiesetta di Sant’Andrea in Monte, a Polpet, ci sono ora altri 186 mila euro messi a disposizione dal Governo tramite il progetto “Bellezza@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati” . La conferma di finanziamento è arrivata giovedì scorso, quando la commissione insediata dal Governo ha approvato gli interventi che sono risultati ammessi dal bando, il cui obiettivo è destinare risorse al recupero di beni e siti di interesse e valore culturale.
«Dopo il restauro della chiesa di Santa Caterina e la riqualificazione degli edifici adiacenti l’arcipretale di Santa Maria di Cadola, è la chiesetta di Sant’Andrea in Monte a ricevere i finanziamenti necessari per il recupero degli affreschi interni del 1400 e la sistemazione dei perimetri esterni», commenta il sindaco, Paolo Vendramini. «Un dono di fine anno che riconosce l’opera di tanti volontari e di una comunità che si stringe intorno a uno degli edifici di culto più suggestivi della nostra provincia».
Intanto, grazie ai 20 mila euro del Parco, con cui il Comune ha siglato una convenzione, inizieranno in primavera i lavori ai serramenti. Gli interventi agli intonaci, che rischiano di staccarsi, insieme agli affreschi sottostanti, saranno affidati a una ditta specializzata. L’incarico di progettazione definitiva-esecutiva, direzione e contabilità dei lavori e certificazione di regolare esecuzione è stato affidato all’architetto Maurizio Pison.
«Il nuovo consistente contributo ci permetterà di avviare la fase successiva, quella del restauro delle pale affrescate, sulle cui tempistiche speriamo di poter dare presto indicazioni», continua il sindaco. «Fino a questo momento non avevamo le risorse. Non a caso si era fatto appello a qualche mecenate. Ora finalmente il problema è risolto».
Gli affreschi molto probabilmente risalgono al 1400. Verranno avviate delle analisi per capire se sono della stessa scuola, quella di Giotto, delle pale presenti all’interno della chiesa di Santa Caterina. C’è poi una statua lignea di Sant’Andrea, datata 1200 e ora conservata nella parrocchiale di Polpet, che grazie alle risorse del bando “Bellezza@” potrà essere sistemata e riportata nella sua collocazione originaria, nella piccola chiesa arroccata sulle pendici del Monte Frusseda e di proprietà della parrocchia di Santa Maria Nascente.
«Gli interventi riguarderanno anche il sentiero che porta al luogo di culto e i perimetri esterni», dice ancora Vendramini, ricordando che la frazione di Polpet è da tempo impegnata nella raccolta di donazioni da parte dei cittadini e nell’organizzazione di iniziative che permettano di avere dei fondi da metterle a disposizione della chiesetta. «La notizia del contributo è quindi un grande regalo per i tanti volontari e il comitato frazionale».
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