Chiesurazza, tempi lunghi per il parco
Il Comune è stato impegnato con altre pratiche. Per il marciapiede se ne parlerà forse nel 2018
BELLUNO. Mamme con il passeggino sfiorate dalle auto. Sono costrette a camminare sul ciglio della strada, in via Agordo, perché nei dintorni del distributore Azzalini manca un tratto di marciapiede. Sembrava lo costruisse un privato, nell’ambito di una convenzione con il Comune per la riapertura del supermercato AV (avrebbe dovuto essere l’opera di compensazione per una variante sulla destinazione d’uso dell’immobile), ma il privato ha ftto altre scelte ed è saltata la costruzione del marciapiede. Ma i residenti lo chiedono. Con insistenza.
La strada è pericolosa, le macchine corrono nonostante vicino ci sia un box prevelox, e soprattutto poco distante sarà realizzato il parco della frazione. Quello voluto dai residenti, progettato da un ingegnere che vive a Chiesurazza, disegnato anche dai bambini delle scuole elementari, in un processo di progettazione partecipata proficuo e che ha entusiasmato la popolazione. Perplessa, però, nel vedere che quel grande prato verde fra le scuole e Bull Stones è ancora tale. C’è ancora l’erba, dove dovrebbero esserci campi per lo sport, giochi per i bambini, panchine e percorsi pedonali.
Il comitato dei cittadini in estate ha scritto agli assessori Tomasi e Frison, chiedendo come mai nulla si muova a Chiesurazza. La ragione la spiega Franco Frison: «Se non ci fosse stata la legge sul consumo di suolo lo avremmo già fatto. In luglio e agosto abbiamo fatto solo quello. Poi abbiamo lavorato sul bando per affidare i servizi di progettazione per tutti i progetti della rigenerazione urbana e abbiamo fatto uscire il bando di concorso per il piazzale della stazione. Tre cose di entità significativa che hanno assorbito tutte le energie del settore urbanistica, lo stesso che seguirà il parco». In più ci si è messo di mezzo il rinnovo amministrativo, che ha bloccato la macchina comunale per settimane. Si attende.
Lo schema di progetto preparato dall’ingegner Andrea Dal Mas va integrato con le indicazioni date dai piccoli studenti e va preparato il progetto definitivo. «Ci stiamo lavorando», assicura Frison, senza dare un’indicazione sulle tempistiche.
Per il marciapiede, invece, sarà dura. «Senza quel tratto i bambini che vivono a Mares e in via Agordo dovranno camminare a bordo strada per raggiungere il parco», sottolinea Davide Sacchet, che fa parte del comitato.
«Ne parleremo, nell’ambito dei programmi opere pubbliche del prossimo anno», conclude Frison. «Le priorità, in comune, sono tante, ma mi faccio carico di portare in giunta questa necessità».
(a.f.)
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