Chiude il “Cortina store”: «Il negozio era in perdita»
CORTINA. “Cortina Store”, fine dell’avventura. È durata meno di un anno l'attività del negozio della municipalizzata comunale “Servizi Ampezzo”. Considerando le perdite di gestione (nel bilancio 2015 di SeAm la perdita ammontava già a 12.772 euro, mentre per l'arredamento e l'impianto elettrico erano stati spesi 66.129 euro), l'assemblea dei soci ha deciso di non riaprire il negozio.
Il punto vendita ha chiuso per l’ultima volta alla fine della stagione estiva, dopo una storia alquanto breve. Il 28 dicembre 2015, avversato dai commerciati ampezzani, il negozio era stato inaugurato al Comune vecio durante l'evento “Cortina con gusto”. In vendita, con il logo dello Scoiattolo rosso e il logo Cortina, 12 eccellenze gastronomiche: la birra Cortina (una Superpremium a bassa fermentazione), il vino rosé Cortina, il formaggio Cortina, lo Speck Cortina, succhi e confetture al mirtillo, lampone e more, tisane e infusi Cortina, cioccolatini Cortina prodotti con materie prime selezionate, una serie di biscotti dolci e biscotti salati e di grissini. C'erano poi i prodotti slegati da cibi e bevande, che comprendevano prodotti tessili e gadget come felpe, sciarpe, berretti, cappellini, zaini, ma anche tazze e souvenir vari tutti marchiati con lo Scoiattolo rosso.
L'idea di aprire il Cortina Store era stata di Valerio Tabacchi, ex consigliere della SeAm con delega al turismo. Un'idea sposata in pieno dall'ex consiglio direttivo guidato da Luca De Carlo e dall'ex sindaco Andrea Franceschi.
In paese, come detto, l'iniziativa era stata mal digerita. Non era piaciuto il fatto che una municipalizzata finanziasse con i soldi dei cittadini l'apertura di un negozio che andava a fare concorrenza a chi vive di commercio.
A conti fatti l'operazione non è stata vantaggiosa, anzi ha chiuso proprio in rosso. E proprio per non avere ulteriori perdite economiche, l'attuale presidente di SeAm, Sandro D'Agostini, ha proposto all'assemblea dei soci - composta dal commissario straordinario Carlo De Rogatis, dallo stesso D'Agostini, dal vice presidente di SeAm Mario Mantovani, dal consigliere Graziella Bortot e dal collegio dei revisori dei conti - la chiusura dell’attività. E la delibera è stata votata.
«Il negozio era in rosso», spiega D'Agostini, «pertanto abbiamo ritenuto opportuno chiuderlo, per non creare altre perdite ai bilanci. Le cifre totali non le abbiamo ancora. Posso solo dire che non c'erano le condizioni affinché l'operazione potesse riuscire a chiudere in pareggio. E poi le priorità di SeAm sono altre rispetto a quella di gestire un negozio».
I contratti in essere con le aziende che hanno siglato patti di merchandising con SeAm, che prevedono un guadagno dal 2% al 7% sui prodotti a marchio Cortina venduti, non verranno sciolti fino a scadenza e la merce a marchio Cortina continuerà a essere reperibile in altri punti vendita.
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