Chiusa dal 10 giugno la ferrovia Conegliano-Ponte

Tre mesi di lavori sulla linea, i treni saranno sostituiti da bus per i pendolari. Da settembre i disagi si sposteranno sulla Ponte-Belluno
gian paolo perona- perona- belluno- arriva il nuovo treno swing
gian paolo perona- perona- belluno- arriva il nuovo treno swing

BELLUNO. Dieci giugno. All’indomani della fine della scuola. È questa la data in cui Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha programmato l’avvio della prima tranche dei lavori per l’elettrificazione della tratta Conegliano-Ponte nelle Alpi.

Progetto elettrificazione. L’intervento, che si svolgerà parallelamente a quello lungo la tratta Bassano-Camposanpiero, durerà tre mesi. Poi, da settembre, partirà l’adeguamento della linea Belluno-Ponte nelle Alpi, che si concluderà entro dicembre. Questo non significa che entro la fine del 2018 vedremo circolare da Conegliano a Belluno gli elettrotreni. Quest’anno saranno avviati i lavori preparatori che, su questa tratta, si concluderanno entro la fine del 2019. L’obiettivo è giungere al 2021 con tutto l’anello basso elettrificato. Si prospetta, quindi, un’estate molto calda per i pendolari, visto che, durante i sei mesi di intervento sulla linea, i treni non circoleranno. Treni che saranno sostituiti dalle corse delle corriere che Trenitalia metterà in campo. Qualche disagio sarà inevitabile.

Trenobus delle Dolomiti. Problemi anche per il servizio del Trenobus-bici che partirà sulle Dolomiti proprio il 10 giugno per concludersi il 9 settembre. Un servizio importante che, partito un po’ in sordina, l’anno scorso ha registrato un ampio successo da parte dei turisti che amano muoversi in bicicletta lungo gli incantevoli percorsi della montagna bellunese. Quest’anno, il sabato e festivi da Venezia verso Calalzo e i festivi da Vicenza a Calalzo, i viaggiatori-ciclisti dovranno scendere dal treno a Conegliano per salire, insieme alle loro due ruote, sulle corriere di Dolomitibus dirette a Cortina. Questa, almeno, è l’ipotesi sulla quale si sta lavorando.

Le offerte regionali per l’estate. Il Trenobus delle Dolomiti è solo una delle offerte che la Regione mette in campo durante i mesi estivi. Quest’anno sono previste nuove corse per gli amanti delle due ruote: si tratta del “Trenobici del mare” che assicura il collegamento diretto tra Verona-Vicenza e Latisana e viceversa, e il “VeronaTrenoBici” che collega, senza cambi, Venezia a Mantova via Verona. Un’offerta che la Regione e in particolare l’assessore ai trasporti, Elisa De Berti ha messo in piedi per agevolare chi ama la bici, ma anche per sfruttare la presenza di percorsi cicloturistici nel territorio veneto.

Interconnessione treno-bici in provincia. Per quanto riguarda Belluno, poi, l’arrivo di mezzi nuovi e più ecologici nel parco di Dolomitibus permetterà di sviluppare l’interconnessione tra trasporto pubblico e bicicletta, facendo riscoprire l’ambiente. L’obiettivo è diffondere il Trenobus anche ad altre zone come l’Alpago o l’Agordino. «Dobbiamo sfruttare sempre più le infrastrutture del territorio», dice Giuseppe Pat, presidente di Dolomitibus, «noi crediamo nel turismo a due ruote e per questo stiamo cercando di focalizzarci su un servizio sempre più capillare che si connetta con le piste ciclabili. Nei prossimi due anni ci saranno investimenti importanti, grazie ai Fondi ex Odi, su nuovi percorsi cicloturistici da Auronzo a Dobbiaco e verso Calalzo, dall’Alto Agordino verso Sedico e poi verso Feltre».

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