Chiusa la strada di Lamosano per sistemare lo smottamento
La Strada Provinciale 5 di Lamosano è stata interrotta in località Palade per la messa in sicurezza della smottamento causato dalle recenti precipitazioni.
Lo ha deciso Veneto Strade dopo il sopralluogo di ieri dei suoi tecnici con il sindaco di Chies d’Alpago, Gianluca Dal Borgo.
Per la verità, l’intervento è stato subito approntato e verrà portato a termine nelle prossime ore, quindi la chiusura sarà limitata nel tempo. C’è il problema di un palo della corrente piegato e per il quale Enel interverrà probabilmente domani.
È, invece, interrotta la strada che da San Martino porta a Funes. Anche in questo caso si è verificato uno smottamento importante. Ieri è intervenuta la Provincia per metterla in sicurezza. Accadrà nei prossimi giorni. Nessun residente, però, è isolato.
Intanto l’Alpago e il Cansiglio stanno ritornando alla normalità. L’energia elettrica è ritornata in tutti i paesi, dopo che Enel aveva riattivato i generatori, gli stessi che erano stati attivati con la tempesta Vaia a fine ottobre.
La neve resta sugli 80 centimetri e rende la vita dura agli allevatori di ovini e bestie. Franco Pianon, presidente della Cooperativa Fardjma, è stato in difficoltà per ore, l’altro giorno, nel recupero delle pecore e delle capre che aveva al pascolo vicino a malga Cate. È riuscito, comunque, a riportare in stalla tutti i capi. Da quelle parti la coltre bianca era addirittura un metro, «come», riferisce il sindaco, «non si era mai vista, a fine aprile, nelle nostre località».
«La neve, particolarmente pesante», testimonia Paolo Casagrande, con allevamento a Chies, «ha piegato incredibilmente le recinzioni e le manze con gli asini sono scappate. Le ho dovute rincorrere per tutta la giornata, ma, per fortuna, adesso sono tutte al riparo».
La neve si scioglierà non appena le temperature riprenderanno a salire, ma gli allevatori sono preoccupati per l’erba che era già di 120 centimetri.
Allarme, questo, condiviso da chi ha gli allevamenti sull’Altopiano del Cansiglio, dove ieri c’erano ancora 40 centimetri di neve.
Le strade sono finalmente percorribili, la linea è tornata sia per il telefono che per l’energia elettrica.
Oggi, festa del primo Maggio, i ristoranti e gli agriturismi possono contare sul pieno di prenotazioni. Il personale di Veneto Agricoltura è all’opera per conteggiare le piante cadute per la pesantezza della neve. Sono numerose, quasi una “piccola Vaia”. —
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