Chiuse negli anni nove sedi sono 105 gli uffici aperti

BELLUNO. Sono 105 gli uffici postali presenti in tutto il territorio provinciale, quasi due per ogni comune. Ma soltanto qualche anno fa, erano di più. Tra il 2011 e il 2012, infatti, Poste ha messo...
BELLUNO. Sono 105 gli uffici postali presenti in tutto il territorio provinciale, quasi due per ogni comune. Ma soltanto qualche anno fa, erano di più. Tra il 2011 e il 2012, infatti, Poste ha messo in atto il suo piano di chiusure e di razionalizzazioni degli sportelli.


Fino al 2012 gli uffici erano 114, poi dal primo gennaio 2013 sono stati chiusi quelli di Santa Croce del Lago, Frassené agordino, Garna, Pelos, Igne, Belluno 2 ubicato in via Montegrappa, La Secca, e Villapaiera. Più tardi è stata la volta dell’ufficio di Sois per motivi di sicurezza. A dire la verità altri uffici avrebbero dovuto chiudere, poi il ricorso al Tar presentato dai sindaci ha fatto fare marcia indietro alla società postale.


Ad oggi, sui 105 sportelli attivi, 57 sono aperti a giorni alterni, in quanto gestiti da un unico operatore, mentre gli altri presentano aperture giornaliere, anche se alcuni con orario solo mattutino. Quotidianamente in provincia sono aperti 80 sportelli, mentre gli altri 25 sono chiusi proprio per l’alternanza delle aperture. «È una situazione che va a scapito di un territorio con vocazione turistica e Poste non intende assumere personale per garantire quello che noi da tempo chiediamo, cioè le aperture di tutti gli uffici per l’intera giornata. E la situazione potrebbe peggiorare», precisa Francesco Riva, segretario della Slp Cisl. «Anche nel recapito sarebbe importante ritarare il servizio, per implementare alcune zone».


Ma questo è possibile solo assumendo. E su questo fronte, per Riva, Poste non si sta comportando troppo bene. «I ragazzi, che attualmente lavorano a tempo determinato, dopo varie riconferme, allo scadere dei 24 mesi, vengono lasciati a casa, indipendentemente dal fatto che sappiano o meno fare bene il loro lavoro. Auspichiamo che si cambi modo di ragionare e che questi colleghi vengano assunti a tempo indeterminato».
(p.d.a.)


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