Chiuso di notte il tunnel di Col Cavalier
BELLUNO. Si spengono i riflettori. Domani chiude la galleria del Col Cavalier, nelle ore notturne. Torneranno buone via Miari con la sua frana e via Monte Grappa con i semafori, almeno fino alla fine di dicembre. Un mesetto per la revisione dei 500 proiettori che illuminano i 1.826 metri del tunnel di collegamento tra il ponte Dolomiti e la frazione di Visome sulla Sinistra Piave. L’ordinanza firmata dal responsabile della direzione operativa di Belluno, Sandro D’Agostini parla d’interdizione totale della circolazione nella galleria tutte le notti, compresi festivi e prefestivi, dalle 22 alle 5 del mattino. In queste sette ore complessive, perlomeno quattro saranno dedicate ai lavori da parte della Oberosler, l’impresa altoatesina che ha realizzato il tunnel, insieme alla bellunese Deon.
L’intervento si svolgerà sotto la supervisione di Veneto Strade, che gestisce la provinciale numero 1 e si sta già augurando qualche giorno in meno di lavori, anche se ci sono di mezzo le festività natalizie.
Il tunnel è costato 63 milioni di euro (50 dallo Stato e 13 dalla Regione Veneto) e ha richiesto cinque anni di scavi, dopo il primo colpo di piccone del gennaio 2010. Tempi rispettati, malgrado la temporanea sospensione del cantiere per nove giorni, dal 10 aprile in poi, per un problema di finanziamenti. L’inaugurazione è dello scorso 14 giugno, alla presenza di molte autorità, mentre poco più di un mese fa la chiusura di due ore e mezza era stata dovuta a un’esercitazione di protezione civile. Possibile che le luci abbiano già bisogno di essere curate? «Bisogna capire se esiste un difetto di fabbricazione», fanno sapere da Veneto Strade, «di sicuro, c’è bisogno di un certo periodo di tempo, affinché l’impresa metta tutto a posto. Pensiamo che si debba arrivare alla fine dell’anno, allo stesso tempo ci auguriamo che possa essere sufficiente un periodo inferiore di tempo».
Non è che i proiettori facciano meno luce, ma qualche problema devono averlo. Quello che doveva essere un intervento lampo è diventato più lungo e corposo: «Da quello che sappiamo, dovrebbe essere un contrattempo di tipo meccanico, che sarà compito di Oberosler risolvere, naturalmente sotto la nostra osservazione. Per rendere meglio l’idea, è come se una fabbrica di automobili si accorgesse di aver prodotto un modello con un difetto e richiamasse tutti i propri clienti. Succede ed è successo anche a noi».
Ogni riferimento a importanti case automobilistiche rischia di non essere puramente casuale. Saranno proprio gli automobilisti quelli penalizzati, dopo aver portato tanta pazienza ed essersi abituati bene, nel corso delle ultime settimane: «Non abbiamo alternative alle vie Miari e Monte Grappa. Vorrà dire che sarà un piacere tornare a percorrere la galleria, alla fine di un periodo d’inagibilità, peraltro limitato alle ore notturne. Durante la giornata, non ci saranno limitazioni di alcun tipo, al di là del limite di velocità. Non ci dovrebbero essere poi chissà quali disagi, tenuto conto che il percorso alternativo è più lungo e magari scomodo, ma tutt’altro che inagibile. Bisogna avere pazienza e tornare alle vecchie abitudini, perlomeno per un mese».
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