«Ci siamo mossi per tempo altrimenti sarebbe peggio»
BELLUNO. «La situazione è grave ed è sotto gli occhi di tutti: non piove da mesi e soprattutto non ha nevicato. E questo ha intaccato le riserve idriche regionali, oltre che quelle provinciali».
L’assessore veneto all’Ambiente e alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin, non nasconde la grande preoccupazione che c’è a palazzo Balbi in merito alla siccità. Un’emergenza scoppiata già nell’inverno scorso e che ora si è ripresentata. «Ci stiamo muovendo da tempo in raccordo con tutti gli attori interessati da questa situazione, vale a dire i vigili del fuoco, la protezione civile, i gestori dell’acqua, le associazioni del mondo agricolo, dei Consorzi di bonifica e le Prefetture. Lo scopo è quello di monitorare costantemente le criticità e concordare con tutti le misure da adottare per risolvere queste emergenze».
Bottacin fa riferimento al censimento delle cisterne in dotazione alla Protezione civile regionale. «Stiamo mobilitando i mezzi in nostro possesso per poterli mettere a disposizione dei territori che ne faranno domanda».
«A Venezia», evidenzia l’assessore bellunese, «ci siamo mossi subiti, invitando le società di gestione idrica a mettere mano agli impianti acquedottistici per evitare, per prima cosa, le perdite e le fuoriuscite di acqua, dovute a rotture o vetustà degli impianti stessi. E quest’opera non è per nulla indifferente: sono stati investiti milioni di euro per la sistemazione delle tubature e per la realizzazione di nuove. Inoltre, a livello agricolo abbiamo incentivato, tramite dei fondi perduti, la realizzazione di impianti di irrigazione a goccia per evitare gli sprechi. Ci siamo interfacciati anche con Enel per la gestione delle riserve idriche lacustri. Insomma, da un paio d’anni, consapevoli della gravità della situazione, abbiamo iniziato a muoverci. E se anche pare che abbiamo realizzato poco, già il fatto di aver attuato una politica di risparmio è importante. Se non fossimo intervenuti già da qualche anno con queste misure, oggi saremmo messi molto peggio in quanto ad acqua. La priorità sono gli usi domestici e personali, ma non vanno dimenticati anche gli impianti industriali o agricoli: d’altra parte tutti questi utenti pagano le bollette idriche e per questo chiedono di avere il servizio».
Bottacin, quindi, invita nuovamente la popolazione a fare un uso equilibrato e pensato dell’acqua, una risorsa preziosa che inizia a scarseggiare. «Bastano piccoli accorgimenti per risparmiare: si va dal preferire la doccia al bagno in vasca e dal non lavare le auto al non annaffiare i giardini e le piante». (p.d.a.)
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