Ci sono soggetti specializzati nel commercio di concessioni

GOSALDO. «Che ci siano società specializzate nell’ottenere e poi rivendere le concessioni per le centraline elettriche non è una mia opinione ma, credo, un dato di fatto». Pensiero e parole del...

GOSALDO. «Che ci siano società specializzate nell’ottenere e poi rivendere le concessioni per le centraline elettriche non è una mia opinione ma, credo, un dato di fatto».

Pensiero e parole del sindaco di Gosaldo, Giocondo Dalle Feste che, pur precisando «di riservarmi commenti più specifici sulla vicenda in questione quando e se sarò informato più dettagliatamente», non manca di ricordare che il mercato delle concessioni è noto da tempo. E sotto gli occhi di tutti. «Ci sono soggetti che preparano i progetti e l’iter amministrativo per ottenere le concessioni dalla regione e poi, una volte ottenute, le vendono. Guadagnandoci, ovviamente. Che poi siano attività lecite o illecite non è certo compito mio stabilirlo. Se la centralina in questione dovesse essere effettivamente quella sul Gosalda, comunque, per noi non cambierebbe nulla. Anche perchè chi ha costruito quella struttura, comprando la concessione, si è dimostrato negli anni un soggetto assolutamente affidabile. E leggendo la nota della Guardia di finanza è poi evidente che il reato l’ha commesso chi ha venduto la concessione, non chi l’ha comprata e realizzato una centralina che, fosse quella sul Gosalda, perfettamente in regola e in linea con le valutazioni ambientali».

Comune di Gosaldo che, dalla centralina sul torrente Gosalda, percepisce ogni anno, come da accordi con la proprietà una remunerazione economica: il 6,8 per cento sui ricavi della produzione di corrente elettrica. «Ma se la vendita delle concessioni ha importi a sei zeri, significa che sotto il naso degli amministratori sono passati un sacco di soldi, che si sono invece accontentati delle briciole», rileva Corrado Campedel, figura attiva del comitato della Valle del Mis. «Episodi simili confermano che questo è un problema chiaramente amministrativo: balza subito agli occhi che ci sono forti interessi dietro le concessioni per le centraline, tutt’altro che legati alla semplice produzione ed erogazione di corrente. Come è evidente che è molto facile lucrarci sopra, anche se prima di entrare in tematiche specifiche mi riservo di vedere prima i documenti su questa operazione della Guardia di finanza. Ma credo che ormai nessuno possa scandalizzarsi per questo mercato delle concessioni, non sarà questo nè un caso isolato nè l’ultimo, tutti sanno che ci sono società che fanno questo di mestiere, producendo progetti per ottenere le concessioni e poi venderle. Visto che si lavora su beni di pubblica utilità, se questi sono davvero i soldi che girano che almeno vadano alle comunità, anche se credo sia arrivato il momento di fermarsi per capire fino a che punto sia è giusto distruggere i nostri torrenti». (ma.ce.)

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