Ci sono voluti tredici anni Recuperato Forte Leone

Completato il lavoro di restauro dell’edificio militare che domina da Cima Campo Sistemata anche l’ex casermetta di Col de Gnela che dovrebbe ospitare un ostello
ARSIÈ. Recupero e valorizzazione del territorio. I lavori svolti dall’amministrazione comunale su Forte Leone e sull’ex casermetta di Col de Gnela sono stati ultimati con il fine di valorizzare al meglio questi due storici fabbricati per poter creare un museo che sia memoria di quella linea di confine contesa tra l’Austria e l’Italia durante la Grande Guerra. L’intervento di recupero del Forte era iniziato nel 2004 a seguito di un accordo tra il comune di Arsiè e il Ministero per i Beni e le attività culturali per poi proseguire tra il 2006 e il 2010, anni caratterizzati da restauri strutturali realizzati tramite il consolidamento e la ricostruzione di alcuni elementi portanti della struttura che si trova a Cima Campo, in uno splendido scenario naturale lungo il quale è possibile effettuare escursioni a piedi, con la mountain bike e non solo durante tutto l’anno.


Nello specifico a Forte Leone è stata realizzata una nuova copertura con l’obiettivo di proteggere dalle precipitazioni la porzione della casamatta che si affaccia su Piazza d’Armi e anche una piastra di fondazione che avrà una funzione di contrappeso e di ripartizione dei carichi trasmessi dalla nuova struttura per evitare cedimenti date le precipitazioni nevose, frequenti ad alta quota.


È stato inoltre ripristinato l’originario deflusso idrico sulla facciata della casamatta per poter raccogliere l’acqua delle precipitazioni in apposite vasche interrate sotto di Piazza d’Armi. Per quanto riguarda l’ex casermetta di Col de Gnela invece è stata completata la chiusura della porzione originaria della struttura con la realizzazione di un livello superiore e di una copertura monofalda: una scelta derivante da un’analisi effettuata su analoghi fabbricati presenti nella zona di Col de Gnela e di Cima di Lan, realizzati nel periodo del primo conflitto mondiale e utilizzati come ricovero per truppe e mezzi militari.


Tra le modifiche si possono annoverare delle tramezze divisorie in laterizio, funzionali alla suddivisione dello spazio per l’ottenimento di vani principali per la sala espositiva e di vani secondari per il collocamento dell’impianto termico e di quello idraulico.


Tante sono state le modifiche apportate ma non resta che visitare il luogo per scoprirlo di persona e rendersi così conto della bellezza e del contenuto storico di questa struttura, che come Forte Leone è speciale, come ricorda il Sindaco di Arsiè, Luca Strappazzon: «I lavori di ristrutturazione si inseriscono nella logica di valorizzazione e promozione del territorio. A Forte Leone i lavori sono stati ultimati, così come nella struttura di Col de Gnela grazie al contributo ottenuto dai comuni confinanti e dagli ex fondi Brancher. Nel caso dell’ex casermetta l’obbiettivo sarebbe creare, ma solo per la prossima primavera, un ostello con un fine didattico aperto a tutti e di affidarlo a qualcuno tramite un bando. Sarebbe bello realizzare anche un “pacchetto turistico” che comprenda, oltre alle due strutture la visita a Castel Tesino e non solo».


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