Ciao Tigrotto, il gatto dei libri dava la buonanotte ai bambini

È morto a 15 anni, era stato salvato da un gattile dal piccolo Nico. Aveva ispirato la serie dedicata all’infanzia di Bortot e Pocchiesa Cnò

Ivan Ferigo

BELLUNO. Tigrotto non c’è più, ma il suo ricordo rievoca tanta gioia. All’età di 15 anni, se n’è andato il simpatico gattone rosso che ha ispirato la serie di sei libri illustrati per l’infanzia di Sandra Bortot e Cristina Pocchiesa Cnò.

Una storia che inizia quando un cucciolo recuperato in gattile a Feltre,viene accolto e curato con amore da un bambino, Nico. Crescendo sano e amato, combinandone di tutti i colori, il micio – e i suoi compagni di gioco – diventa un soggetto inesauribile per la fantasia, la penna e i disegni di Sandra e Cristina.

Nascono così le avventure di Tigrotto, che negli anni tanto successo hanno riscosso tra bambini e genitori. Alle partecipatissime presentazioni, il protagonista non mancava mai di apparire in carne, ossa e pelo. Era socievole, curioso, amava la compagnia, si lasciava coccolare, per la felicità di tutti.

Sandra Bortot gli ha voluto dedicare un saluto commovente, a dimostrazione di quanto l’affetto degli amici a quattro zampe sappia lasciare un’impronta indelebile. «E così te ne sei andato, dopo 15 anni passati assieme ci hai lasciato. Dovrò dirlo a tutti perché, tuo malgrado, ti ho trasformato in una piccola star. Sì, caro Tigro, in arte Tigrotto, con le tue avventure scritte e illustrate da me e da una mia cara amica, hai divertito ed emozionato tanti bambini e credo anche adulti. Tutti coloro che ti hanno conosciuto sono rimasti incantati da te. Eri davvero molto speciale. Sono contenta e orgogliosa di avere illustrato la tua vita, così continuerò a mantenere vivo il tuo ricordo. Grazie per la gioia e la compagnia che mi hai dato. Mi manchi terribilmente, mi mancano i tuoi miagolii, mi mancano le tue fusa, mi manca la tua presenza. Anche se i miei occhi sono pieni di lacrime, ti ringrazio per i begli anni passati insieme. Ora voglio immaginare che tu sia in un bel posto, al di là del ponte arcobaleno, un luogo meraviglioso dove, insieme al tuo caro amico Oscar, Olivia e la piccola Sendy, corri sano e felice. Ed io rimarrò sempre nel tuo cuore come tu nel mio. Ciao, piccolo grande amore mio».

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