Cibiana attende la banda larga «Serviranno anni»

CIBIANA DI CADORE. Anche il paese dei Murales e di una delle più note fabbriche di chiavi a livello europeo, la Errebi, sta soffrendo per la mancanza del collegamento internet veloce. O, meglio, non...

CIBIANA DI CADORE. Anche il paese dei Murales e di una delle più note fabbriche di chiavi a livello europeo, la Errebi, sta soffrendo per la mancanza del collegamento internet veloce. O, meglio, non è il paese in se stesso che sta pagando a caro prezzo questa carenza, ma le attività economiche che ancora resistono.

«Anche a Cibiana», racconta il consigliere comunale Alberto Ghelli, «sono stati fatti i dovuti lavori per portare l'Adsl. Sono stati spesi soldi pubblici e creati disagi ai cittadini, ma tutto è ancora fermo. Dopo avere predisposto lo scavo, infatti, il cavo a fibre ottiche è stato “sepolto”,ma per ottenere un bel nulla. “Ho letto sul Corriere delle Alpi e sul “Cadore” di dicembre un paio di articoli inerenti la banda larga in Comelico. Gli imprenditori e diversi cittadini del Comelico si lamentano per il fatto che da circa un anno sono terminati i lavori per portare l’Adsl, ma ancora tutto tace. Non voglio disilludere gli amici del Comelico, ma è doveroso dire che anche a Cibiana la testa del cavo giace sepolto sotto terra da cinque- sei anni».

«Quando contattiamo la Telecom per recriminare su questa carenza», aggiunge, «è tutto uno scarica barile e la responsabilità è sempre di altri. Mi hanno persino detto che l'azienda non ha alcun interesse a portare internet veloce in determinati luoghi, perchè gli utenti sono pochi: i loro interventi sono finalizzati ai grossi centri, dove la richiesta è maggiore. Il fatto è che guardano solo al guadagno, alla faccia della pubblicità che asserisce che vogliono portare l'Adsl anche nei piccoli centri».

Il problema di Cibiana è identico a quello di Comelico Superiore, ma anche di altre località come Vigo e Lozzo.

«Anche recentemente», afferma Bruno Comis, della Comelux di Dosoledo, «ho scritto alla Regione per sollecitare la soluzione del problema. Se un anno fa la Telecom aveva detto alla Regione di attendere il risultato di un bando europeo per il finanziamento delle apparecchiature necessarie a collegare i cavi a fibra ottica da anni posati nei piccoli paesi di montagna, adesso la risposta di Venezia è stata una vera e propria doccia fredda: il bando europeo, infatti, è stato emesso e finanziato, ma tra i beneficiari non è compresa la provincia di Belluno. Quindi i montanari dovranno attendere anni, tanti anni, per avere ciò che ci è stato promesso da anni».

«A questo punto», conclude Comis, «è necessario spingere gli enti locali e la Mganifica Comunità adintervenire pesantemente nei confronti dell’azienda Telecom».(v.d.)

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