Ciclabile mozzafiato con sbalzi sul Piave

Taglio del nastro sui tratti da Longarone a Soverzene e Ponte nelle Alpi

LONGARONE . La rete di piste ciclabili si estende con il nuovo tratto da Longarone a Soverzene. Una partecipata serie di eventi inaugurali ha infatti lanciato al meglio la stagione per gli appassionati delle due ruote che i dati indicano in costante aumento, anche dall’estero. Il tragitto, inserito nella Venezia-Monaco, è stato realizzato dopo tre anni di progettazione e lavori dal costo complessivo di 2 milioni di euro, finanziati in gran parte della Regione, tra cui una quota di 400mila euro a carico dei Comuni di Soverzene e Longarone.

La nuova pista inizia dalla località Malcolm e costeggia il Piave e il retro delle fiere. Proprio da qui è partito il numeroso gruppo con oltre 100 ciclisti tra cui i membri della Fiab Belluno, Cicli Agordina, Abvs e il Veloce Club Longarone. Prima tappa la località Vajont vicino a Codissago dove parte la strada verso la diga e dove sorge il nuovo punto informativo turistico della Pro Loco, inaugurato per l’occasione con la benedizione del parroco don Gabriele Bernardi.



«Questo vuole diventare un punto di riferimento tra natura e memoria – spiega il presidente della Pro loco Roberto Sant – dotato anche un servizio di accoglienza con accessori per riparazione delle biciclette. È anche uno spazio del Parco delle Dolomiti Bellunesi con i prodotti tipici, realizzato grazie alla disponibilità dell’imprenditore Mario Confalonieri che ha messo a disposizione lo stabile».

L’associazione ha così aderito anche al progetto “gelaterie amiche della bicicletta”. L’infopoint, una sorte di sede distaccata della Pro Loco, sarà aperto tutti i fine settimana e festivi con l’intento di intercettare appunto il turismo a due ruote ma anche quello dei luoghi del Vajont. La comitiva si è poi recata a Provagna dove la ciclabile riprende il suo corso sullo sterrato e poi verso Soverzene con il nuovo tratto più suggestivo a sbalzo lungo il Piave. Nel parco di Soverzene il volontariato locale ha offerto un ristoro. Diverse la autorità poi intervenute.

«Si completa un iter avviato nel 2015 dall’allora amministrazione Graziani – ha detto il sindaco Gianni Burigo – che collega così Longarone con Soverzene ma anche Ponte e l’Alpago. Ringrazio le tre ditte coinvolte ovvero Cadore Asfalti, Flavio Dal Farra e Edilcostruzioni Sedico che hanno realizzato un lavoro davvero di pregio». «Questo è un grandissimo impulso per il cicloturismo – aggiunge il presidente della Provincia Roberto Padrin – di cui le nostre comunità devono essere orgogliose. È anche la dimostrazione che se i vari Comuni e enti sono uniti si ottengono grandi risultati».

«Ottimo modo di festeggiare la giornata della terra e della salute – commenta il sindaco di Ponte Paolo Vendramini – quest’opera va nella direzione della mobilità sostenibile e del rispetto dell’ambiente su cui dobbiamo puntare. Noi non ci fermiamo certo qui perché presto la stazione di Ponte diventerà un punto informativo per gli amanti delle due ruote con annesso servizio di bike sharing, a cui va aggiunto l’arrivo della linea ferroviaria elettrificata».

«Come Regione stiamo investendo molto sulle ciclabili – spiega l’assessore regionale ai trasporti Elisa De Berti, che ha fatto anche parte del gruppo dei ciclisti – visto che delle 10 ciclovie di interesse nazionale, la metà transita in Veneto. 1300 sono i km già realizzati e altri 400 lo saranno nei prossimi due anni. Abbiamo un patrimonio invidiabile e queste piste sono un ottimo modo per collegare tutte le nostre città e siti turistici. Il bellunese ancora una volta dà l’esempio dopo il grandissimo successo del trenobus con trasporto bici, un modello vincente che stiamo esportando anche in altre province».

Il gruppo ha poi proseguito per l’altra pista ciclabile verso Soccher e Paiane con una benedizione di una croce commemorativa e «la grandissima festa» conclude il sindaco Vendramini, «immensa, con davvero tanta gente».

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