Cimiteri, si cambia Lamon prepara il bando di gestione

Il Comune dice stop alla gestione ibrida dei tre campisanti Largo: «Ci sarà più trasparenza». Pradel: «I costi saliranno»

LAMON. Stop alla gestione ibrida dei tre cimiteri per cui un gestore unico si occupa di pratiche dentro e fuori delle aree. E controllo finanziario sulle entrate della tariffa funeraria da parte del Comune. Entro la metà di aprile sarà fatto il bando per il nuovo servizio cimiteriale che prevede una gestione pubblica con supervisione delle operazioni cimiteriali, e un servizio di manutenzione delle aree affidato al necroforo che si aggiudicherà l’appalto. Manutenzione che permetterà al Comune di risparmiare in diserbi e decespugliazioni, al momento in capo alla squadra comunale. I cimiteri sono tre, quello di San Pietro del capoluogo, quello di Arina e quello di San Donato.

Da anni il referente per tutte le operazioni, dentro e fuori i cimiteri, è Stefano Coldebella. «Noi ora abbiamo scelto la forma di affidamento di servizio pubblico, ai fini della massima trasparenza e controllo di gestione, e promuoviamo un bando al quale potranno partecipare tutte le ditte aventi titolo», spiega Corinna Largo, assessore al bilancio. «Al momento c’è una discrepanza fra il pubblico e il privato e l’ente deve poter verificare i conti. Chi si aggiudicherà l’appalto sarà chiamato a un servizio di necroforo, scavi, tumulazioni e tutte le procedure che vengono espletate all’interno del cimitero, e di manutenzione delle aree, con la supervisione del Comune. Mentre resta liberalizzata la procedura di trasporto salme e di tutti i servizi funebri che si effettuano al di fuori dei tre cimiteri. La famiglia del defunto, cioè, si rivolge all’impresa funebre che vuole, ma la tariffa viene evasa al Comune».

L’altra variante è appunto quella per cui si paga in Comune, e non più al privato imprenditore, la tariffa comunale, rimasta invariata dal 2014. E il comune pagherà un canone annuo che sarà fissato al ribasso per l’attività di necroforo. «È una forma di gestione più trasparente, sulle entrate e uscite, perché ad oggi non siamo in grado di controllare queste voci».

E sulla necessità di riorganizzare gli uffici, con il preposto che attende a questi controlli e al flusso finanziario, non ci sarà un aggravio di costi a carico dell’ente pubblico rispetto al passato? Su questo si interroga il gruppo di minoranza Effetto Lamon. «A nostro avviso la gestione centralizzata costerà di più perché il forfait annuale rischia di essere più alto rispetto alle prestazioni effettive», dice il capogruppo Nicola Pradel.

«Abbiamo fatto un’analisi sul trend demografico, rapporto vivi/morti, degli ultimi tre anni», sottolinea l’assessore Largo, «deducendo che le tariffe cimiteriali dovrebbero coprire quasi completamente quelle del canone annuale. È ovvio che più concorrenti ci saranno, tanto più la base d’asta sarà ridimensionata».

Laura Milano

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