Cinquanta fuochi sulle vette stasera l’iniziativa del Bard
BELLUNO. Arde il fuoco dell’autonomia. Su cinquanta vette dolomitiche e nelle piazze di molti paesi saranno accesi, questa sera, i fuochi del Bard. La manifestazione, una tradizione dell’inizio...
BELLUNO. Arde il fuoco dell’autonomia. Su cinquanta vette dolomitiche e nelle piazze di molti paesi saranno accesi, questa sera, i fuochi del Bard. La manifestazione, una tradizione dell’inizio autunno bellunese, è giunta quest’anno alla sua sesta edizione. Era nata nel 2012, in occasione della grande mobilitazione in difesa della Provincia.
Dalle sponde del Piave ai municipi di Voltago e Falcade, dal rifugio Costapiana al Monte Garda, fino alle porte di Palazzo Piloni: anche quest’anno tutta la provincia sarà illuminata dai fuochi autonomisti. «Come negli anni precedenti, abbiamo già ricevuto adesioni anche dall’estero: Germania, Svizzera, anche Australia. Tutti bellunesi lontani da casa e che vogliono partecipare a questa battaglia, quest’anno con ancora più forza visto che le regole non consentono loro di poter votare dall’estero per il referendum provinciale», fanno sapere dal movimento.
Un’edizione dei fuochi, quella 2017, che assume un’importanza maggiore proprio in vista della consultazione in programma il 22 ottobre. Manca ormai solo una settimana all’appuntamento con le urne per i bellunesi. «Con i nostri fuochi speriamo di poter riscaldare i cuori dei bellunesi verso il referendum per l’autonomia provinciale», commentano dal Bard.
«È fondamentale che tutti vadano a votare, non avremo più un’occasione simile. Non è più tempo di discutere se potevamo fare di meglio o di peggio, se si è speso troppo, se è un quesito colorato di rosso, di verde o di grigio: ci stanno chiedendo se vogliamo realmente gestire noi questo territorio, senza intromissioni romane o veneziane. Dobbiamo rispondere, altrimenti nessuno ce lo chiederà più e il futuro per noi non riserverà nulla di positivo», concludono dal movimento Belluno autonoma regione Dolomiti.
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