Cinquantadue anni di impegno educativo nella comunità di Foen

FELTRE. Cinquantadue anni dalla posa della prima pietra di un asilo, quello di Foen, che contribuisce a fare della frazione una comunità allargata.
La scuola dell’infanzia Madonna di Lourdes di Foen ha testimoniato, in occasione del suo cinquantaduesimo compleanno, cosa era una volta la struttura e cosa è oggi, con una mostra fotografica intitolata “Bambini di ieri, bambini di oggi”, e una cerimonia che ha visto la folla di genitori che hanno contribuito all’allestimento.
È spettato ad Angelo De Simoi, memoria storica e parte integrante dell’asilo, raccontare l’evoluzione della scuola dell’infanzia.
Una struttura che «un prete negli anni Sessanta aveva voluto tutta nuova. Apriti cielo. I maggiorenti lo inducono a desistere e a mantenere la sede nell’edificio delle elementari. Ma lui va avanti, tenace, organizza assemblee pubbliche, presenta un plastico, fa leva sulla sensibilità della popolazione e rilancia donazioni liberali. E la spunta: dopo tredici anni l’asilo, quello di oggi, realizzato con criteri di comfort e sicurezza, è riconsegnato bello e nuovo alla comunità».
Ed è proprio sul concetto di comunità che si è soffermata Sabrina Bellumat, già vicesindaco del Comune di Feltre, che ha apprezzato «l’approccio educativo dell’asilo di Foen anche per l’apertura alla società, cosa che potrebbe incentivare un gruppo di lavoro di genitori per affiancare questo prezioso servizio».
Il sindaco Paolo Perenzin è stato un “bambino di ieri” dell’asilo di Foen e non ha mancato di prendere parte alla celebrazione.
«Ero proprio qui, 37 anni fa, quando ero un bimbo come voi», ha detto. «Sono contento di rivedere suor Rosaria, la mia maestra d’asilo, e sono contento di vederla sempre uguale».
La scuola dell’infanzia Madonna di Lourdes di Foen quest’anno ha vinto il concorso degli spaventapasseri per la Corsa d’altri tempi .
Genitori, insegnanti, suore e bambini, con la supervisione di suor Gabriella – pietra angolare e direttrice dell’asilo – hanno messo insieme le loro abilità per costruire un originale spaventapasseri. È stato infatti un lavoro collettivo: chi ha donato la paglia, chi ha fatto la struttura e chi lo ha adornato con fiori, piante e annaffiatoi.
È stato il risultato di un buon lavoro di gruppo, sicuramente percepito e apprezzato dalla giuria esterna di esperti che lo hanno valutato.
Alla scuola dell’infanzia di Foen, d’altra parte, è consuetudine condividere momenti ludico-educativi e di convivialità. In varie occasioni, i genitori collaborano con le insegnanti per la realizzazione del progetto didattico-educativo.
La presenza delle suore Salesie fa sì che il carisma a cui si ispirano «tutto a tutti nella carità» (San Francesco di Sales) sia di esempio nella condivisione.
Questo diventa motivo di crescita morale, sociale ed educativa sia per i bambini che sono accolti all’asilo di Foen dalle 7 di mattina fino alle 17 del pomeriggio, che per le loro famiglie. —
L.M.
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