Cinquant’anni del Cai festeggiati a Longarone con libro e mostra

LONGARONE . Festeggiati i 50 anni della sezione Cai longaronese con uno speciale convegno, libro e mostra commemorativa. Il sodalizio, con i suoi attuali 400 soci, ha confermato la su funzione sociale e ambientale per la comunità. «Il Cai Longarone – ha detto il presidente Bruno De Michiel – è stato punto di riferimento per ridare un’anima alla Longarone dopo il Vajont, seguendo la storica tradizione dell’alpinismo locale e trasmettendola di generazione in generazione. La comunità è cresciuta sempre grazie alla cultura del rispetto dell’armonia dell’ambiente. Ora siamo sgomenti di fronte alla devastazione di questi giorni: una della nostre valli più belle, quella del Grisol, è ferita. Ci vorranno mesi per sistemare di nuovo i sentieri delle nostre zone e anni per gli alberi. Ma il Cai ci sarà sempre, con coraggio, per rendere di nuovo fruibili le nostre montagne».
«Grazie al Cai per tutto quello che è stato fatto – ha aggiunto il sindaco Roberto Padrin – e per quello che farà. Adesso le nostre montagne sono cambiate ma risorgeranno più belle di prima. Questo anche grazie all’aiuto dei tanti volontari Cai, dai soci storici come Giacomo Cesca o Edo Sacchet fino a tutti gli altri che hanno dentro la passione per il nostro territorio».
Tra i relatori Roberto De Martin, Sandro Farinato e Cesare Lasen (autore anche della prefazione del libro), con intermezzi musicali a cura del Coro Cai Belluno. Presentato poi il libro “50 anni di cammino insieme”, frutto di un lungo lavoro pluriennale coordinato da Gioachino Bratti, intervistando tanti testimoni e recuperando foto che hanno fatto la storia della sezione.
La sezione venne fondata nel 1968 come parte della ricostruzione dopo Vajont su iniziativa di Renato Tessari, che fu il primo presidente, a cui aderirono 173 amanti della montagna.
Il territorio di riferimento in passato si estendeva fino all’Alpago, divenuta sottosezione nel 1988 e poi sezione autonoma nel 2010.
Fiore all’occhiello del gruppo sono i corsi di alpinismo, divenuti ormai storici e apprezzati in tutta la provincia. Fino al 1977 le attività corsi roccia e corsi ghiaccio erano gestiti da Gruppo Rocciatori. Non meno imporrante la cura del territorio con la manutenzione dei sentieri e la gestione del rifugio comunale Pian de Fontana che proprio quest’anno ha festeggiato i 25 anni della sua apertura. Il Cai Longarone ha anche la gestione del bivacco Dal Mas e del bivacco Tovanella. Tantissime poi le attività culturali e formative nel corso degli anni. Infine, tappa in municipio per l’inaugurazione della mostra che sarà aperta ancora per qualche settimana. —
Enrico De Col.
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