Cinque bellunesi “promossi” al concorso: sono i nuovi presidi in provincia

Anesin, De Lazzer, De Col, Carrera e Pozzobon hanno ricevuto l’incarico: «Per noi è una bella sfida, ma siamo pronti»



Nominati, ieri all’Ufficio scolastico regionale, i primi cinque nuovi dirigenti scolastici della provincia di Belluno. Mauro De Lazzer guiderà l’istituto superiore “Catullo”, Violetta Anesin il “Renier”, Andrea Pozzobon il liceo “Galilei-Tiziano”, Umberto De Col il comprensivo di Mel e Matteo Carrera l’Ic di Pedavena. Sono loro gli unici bellunesi (risiedono tra Belluno e Feltre) ad aver vinto il concorso pubblico indetto dal Miur.

Gli altri 13 istituti rimasti senza un dirigente, quindi, saranno guidati da un preside proveniente da fuori provincia.

Chi sono

Mauro De Lazzer, 46 anni, docente di matematica da 18 anni, insegnava all’istituto “Catullo” di Belluno, dove ricopriva anche l’incarico di collaboratore del preside Michele Sardo; prenderà il suo posto a partire dal 2 settembre.

Violetta Anesin, 53 anni, da 14 anni nel mondo della scuola, era docente di informatica all’Iti “Segato” del capoluogo e ora dirigerà il “Renier” al posto di Renata Dal Farra, chiamata a reggere la scuola dopo il pensionamento di Paolo Fratte.

Andrea Pozzobon, la cui carriera nel mondo della scuola è iniziata 11 anni fa, insegnava lettere al Comprensivo di Cesiomaggiore. Ora, con i suoi 36 anni di età, è il terzo preside più giovane di tutto il Veneto. Prenderà il posto di Salvatore Russotto al liceo Galilei-Tiziano.

Umberto De Col, 51 anni e 18 di docenza, insegnava scienze agrarie all’Iis Della Lucia di Feltre, come il giovane collega Matteo Carrera, anche lui con una decina di anni di lavoro alle spalle. Questi due neo presidi prenderanno il posto rispettivamente di Michele Sardo all’Ic di Mel e di Maria Antonietta Bressan al comprensivo di Pedavena.

L’entusiasmo dei neo dirigenti

I cinque neo dirigenti sono giovani e animati da grande entusiasmo per il nuovo compito che li attende. «Siamo quelli del concorso che ha avuto un iter travagliato e di cui ancora non si conosce l’esito, visto che attendiamo la sentenza del Consiglio di Stato», ricorda De Lazzer, che si dice tranquillo sulla conclusione del procedimento giudiziario.

Accanto alla soddisfazione, emerge anche il timore per il compito che li attende: «Mi sento addosso», evidenzia Violetta Anesin, «tutto il peso dell’eredità lasciata dal preside Fratte in anni di dirigenza al Renier, una delle scuole più richieste del Bellunese. Cercherò di sfruttare al meglio la mia esperienza di insegnante. Abbiamo studiato molto la normativa, ma ora dobbiamo passare ai fatti e per noi questa è una bella sfida». «Ho deciso di intraprendere la carriera di dirigente scolastico», aggiunge Anesin, «perché volevo fare qualcosa in più per la scuola. Come insegnante sei focalizzato sul processo di apprendimento, mentre il dirigente è responsabile di tutto il processo. Per me significa andare oltre. È una sfida da cogliere».

Dalle parole dei nuovi presidi si evince una grande voglia di fare e di mettersi in gioco. «Dal 2 settembre entreremo in servizio nelle nostre scuole», dicono tutti. «Ci siamo documentati sugli istituti che andremo a reggere».

Intanto, tra oggi e domani si concluderanno le nomine per le altre scuole della provincia. «Quando siamo arrivati ieri», raccontano i cinque, «non c’era certo la fila per spartirsi i posti nel Bellunese da parte degli altri aspiranti». —


 

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