Cinque candidati pronti a lavorare su autostrada e rifiuti

Depositata ieri la prima lista per le elezioni provinciali «Vogliamo dar voce a chi è scontento dell’attuale gestione»
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Nel simbolo ci sono un traliccio, un cassonetto dei rifiuti, una strada che si infila nel ventre di una montagna. Tre elementi che racchiudono il programma della lista “Per le autostrade del futuro”, depositata ieri a Palazzo Piloni e pronta a competere per il rinnovo del consiglio provinciale in programma l’8 gennaio. Alle 11.27 Renata Dal Farra (capolista), Massimo Bortoluzzi e Paolo Selva Moretti si sono presentati a Palazzo Piloni per consegnare tutti i documenti. Cinque i candidati: oltre a Dal Farra (consigliere a Limana), Bortoluzzi (Alpago) e Selva Moretti (Agordo) ci sono anche Giuseppe Trevisiol (Ponte nelle Alpi) e Renato Perri (Vodo).

Sono tutti consiglieri di minoranza e hanno scelto di mettersi insieme perché «scontenti dell’attuale gestione della Provincia». I temi sul tavolo sono tanti. La sudditanza nei confronti delle vicine Province autonome, la necessità di recuperare senso di appartenenza e di unire un territorio che mai come oggi appare diviso. «In questi due anni la lista dei sindaci non è stata in grado di rappresentare tutto il territorio», spiega la Dal Farra. «Il consiglio provinciale è stato assente sui grandi temi: sulla gestione dei rifiuti, dell’energia (il riferimento è ai progetti di Terna nel Bellunese, ndr), sulle infrastrutture necessarie a questa provincia. In alcuni casi la Provincia è sembrata gestita da forze esterne al nostro territorio. Noi crediamo che l’autostrada vada vista come un’occasione per dare una chance al nostro territorio».

I cinque consiglieri in lista sono ben distribuiti dal punto di vista territoriale. Manca solo un candidato del Feltrino, «ma in fase di raccolta firme abbiamo avuto appoggi trasversali e anche da quell’area». La parola trasversale torna, nei discorsi dei candidati: «La nostra è una lista che vuole dare voce a chi è rimasto deluso da questa amministrazione provinciale», puntualizza la Dal Farra.

Anche Bortoluzzi ha come obiettivo quello di dare voce a un malcontento che in provincia, inutile negarlo, esiste: «Anche se molti amministratori non lo manifestano, magari perché hanno paura di perdere alcuni importanti finanziamenti», spiega. «La lista dei sindaci ha fallito». Bortoluzzi è tesserato Lega Nord, non lo nasconde e promette: «Cercherò di creare una sinergia con la Regione, per affrontare tematiche importanti evitando le strumentalizzazioni inutili. I problemi della Provincia non li ha creati la Regione, ma il Governo (Pd) tagliando le risorse». Chi ha deciso di entrare nella lista, l’ha fatto perché «crede nel programma e nei temi che intende portare avanti», aggiunge Bortoluzzi. Che vede nell’autostrada un’occasione «per far ripartire l’economia e il turismo (l’Alpago sarebbe morto se non avesse l’autostrada vicino») e pensa anche al complesso mondo dei rifiuti: «Vogliamo capire cosa fare del Maserot e di Dolomiti ambiente?».

«Il nome della lista mi piace perché guarda avanti», chiude Selva Moretti. «Possiamo girarci attorno quanto vogliamo, ma se ci togliamo la possibilità di comunicare con l’esterno, si muore. Smettiamo di lamentarci, ritroviamo l’orgoglio,«cominciamo a sognare in grande: abbiamo un territorio dalle immense potenzialità».

Ma la lista, alla fine è di Vivaio Dolomiti, come si vocifera da giorni? «La lista l’ho fatta io, che vengo dall’esperienza dei comitati elettrodotto e da Vivaio Dolomiti di cui faccio parte», precisa la Dal Farra. «Mi sono messa a disposizione del territorio per lavorare sui problemi che esistono, e che non sono stati affrontati fino ad oggi. E mi auguro di coinvolgere quanti non si sono sentiti rappresentati, fino ad oggi, da questa Provincia».

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