Cinquecento in Cansiglio per tutelare la riserva

Alleanza con il Cadore per realizzare una riserva sulle Marmarole Preoccupazione tra gli ambientalisti per i progetti della Regione sulla piana
Di Francesco Dal Mas

TAMBRE. Dal Cansiglio alle Marmarole, unità di riserve anziché di parchi. L’alleanza è maturata ieri, al 28° raduno di San Martino, sull’altopiano, al quale ha partecipato anche una delegazione del Cadore.

Il parco delle Marmarole, nonostante la sponsorizzazione di don Luigi Ciotti, non ha fatto un passo avanti in questi anni. La sua istituzione dà fastidio, per gli eventuali vincoli. Ecco, dunque, che i promotori del parco ieri hanno chiesto sostegno agli organizzatori del raduno per realizzare almeno una riserva.

Nemmeno un metro del Cansiglio va privatizzato. Lo hanno ribadito a gran voce i 500 tra ambientalisti ed alpinisti del Veneto e del Friuli che hanno attraversato la foresta, in corteo, concludendo la protesta all’ingresso dell’ex base militare della “guerra fredda” dove hanno appeso la bandiera della pace ed hanno acceso dei lumini ricordando le vittime di Parigi.

La Regione ha messo in vendita le proprietà sull’altopiano, dall’ex albergo San Marco al Golf, al rifugio Sant’Osvaldo. «L’alienazione vorrebbe dire privatizzare la foresta – hanno spiegato Michele Boato dell’Ecoistituto e Giancarlo Gazzola, di Mountain Wilderness -, mentre noi riteniamo che sia un patrimonio naturalistico, culturale e storico così importante da conservare con l’istituzione di una riserva naturale e di una riserva della biosfera».

Riserva, quest’ultima – ha puntualizzato l’alpinista di fama mondiale Kurt Diemberger – da far proteggere come patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco. «L’ultima parola sulle alienazioni spetta al Consiglio regionale, quindi nulla è stato ancora deciso» fa sapere Giampietro Possamai, presidente della quarta commissione del Consiglio regionale. «Molto probabile è la cessione dell’ex albergo San Marco, di cui c’è l’urgenza che venga ristrutturato affinchè diventi motore dell’accoglienza alberghiera sull’altopiano». Il San Marco era diventato, per due stagioni estive, il Quirinale dei presidenti Cossiga e Scalfaro.

Partiti da località Crosetta, in comune di Fregona, i manifestanti hanno ripercorso ieri l’antica strada del Patriarca (attivata ancora nel 1100), riscoperta da Moreno Baccichet, e hanno camminato lungo i cippi della confinazione della Serenissima, riportati alla Luce da Franco Bastianon e dai volontari della Pro Fregona.

La conclusione del raduno all’ex caserma Bianchin dove Toio De Savorgnani, da 28 anni anima dell’appuntamento di San Martino, ha lanciato una nuova proposta: la festa della riserva naturale, il 19 giugno, in Cansiglio, per fare pressing sulla Regione affinchè istituisca questa nuova forma di protezione. Riserva che non è un parco e che non ha i vincoli del parco. I sindaci, infatti, sono molto preoccupati di questa prospettiva, poco gradita da una parte dei residenti. Via, dunque, anche all’alleanza con i cadorini delle Marmarole.

Tra gli intervenuti ieri anche il presidente del Cai friulano, Antonio Zambon, che ha confermato la necessità della conservazione naturalistica di questo piccolo compendio dell’universo. Conservazione – è stato spiegato – che escluderebbe la possibilità di un collegamento sciistico tra il Cansiglio e l’Alpago (ipotesi non del tutto tramontata) e l’installazione di un parco eolico, da parte del Comune di Fregona, sul monte Pizzoc. Un rotondo sì, invece, è stato pronunciato da ambientalisti ed alpinisti verso la proposta dell’ente ‘Veneto Agricoltura’ che gestisce il demanio regionale del Cansiglio perché un vecchio hangar della base militare, che testimonia i tempi della guerra fredda, sia trasformato in qualcosa di vivente e, finalmente, di utile alla comunità, ovvero un auditorium per le numerose scolaresche che vanno a lezione in Cansiglio di biodiversità. Ma da conservare – ha detto Boato – sono anche quegli enti, come Veneto Agricoltura, che hanno dimostrato tutta la loro efficacia nella tutela dell’ambiente naturalistico. Come noto, a Veneto Agricoltura sta per subentrare una nuova agenzia.

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