Cinquemila bellunesi al veglione in piazza
BELLUNO. Il tempo di morire. Dedicata al 2014 che se ne andava, per lasciare le pagine del calendario all’anno nuovo. Il successone di Battisti, quello che racconta di una famosa motocicletta tutta cromata, come colonna sonora per gli almeno 5.000 bellunesi in piazza dei Martiri, sotto il palco dei Riflesso. Prima del conto alla rovescia più solenne e dei fuochi d’artificio esplosi da dietro il palazzo dell’Aci. Temperatura da pinguini, con 6 gradi sotto zero, ma in tantissimi hanno voluto fare un salto in piazza, dopo la cena in casa o al ristorante, previa prenotazione obbligatoria. Sennò in piedi.
La festa di Capodanno, proposta per la prima volta da Arena è decollata piano piano. La piazza non ha dato grandi soddisfazioni ai disc jockey, che si sono alternati prima dello spettacolo di una delle cover band più apprezzate. Ma tra le 23 e la mezzanotte una folla armata di bottiglie di spumante o dell’alito migliore per i primi baci dell’anno nuovo ha popolato il listòn. I Riflesso hanno proposto una scaletta di rifacimenti di canzoni di Ligabue, 883 e anche Police, fino al pezzo di Lucio Battisti, che ha scandito gli ultimi momenti precedenti al salto dei tappi.
Beveraggi garantiti dai due chioschi predisposti dall’organizzazione e anche dalle tradizionali casette ai piedi di porta Dante. I festeggiamenti sono andati avanti anche dopo gli auguri con altre canzoni e si è fatto tardi: «È andata bene», festeggia Luca Panizzi di Arena, «siamo soddisfatti di come è andata e ci hanno fatto piacere i complimenti che abbiamo ricevuto. La piazza era colma di gente e anch’io ho fatto una stima sui 5.000. L’importante è che tutti abbiano potuto festeggiare il nuovo anno e siano rimasti contenti anche i commercianti del centro».
Negli ultimi anni, era stata Bellunolanotte a organizzare il veglione sul listòn, ma nessuna polemica, malgrado l’annuncio su Facebook di un evento cancellato? «Non voglio mettermi a farla, perché noi avevamo presentato una proposta e loro si erano mossi diversamente, puntando su una notte bianca. Le due manifestazioni avrebbero potuto convivere, ma in definitiva loro non hanno allestito nulla. Non c’è stata alcuna cancellazione e la loro uscita sul social network è stata infelice, oltre che aver provocato degli equivoci. Pazienza. La giunta non ha fatto preferenze e non c’erano diritti di prelazione».
Quante persone hanno lavorato? «Una quarantina e siamo appena all’inizio, perché vorremmo fare altro, tenendo d’occhio non solo lo spettacolo, ma anche il turismo».
Gigi Sosso
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