Ciotti e il tunnel di Caralte «I disagi saranno limitati»

Il sindaco di Pieve sarà oggi al summit di Perarolo per chiedere l’istituzione di due sensi unici di marcia: sulla Cavallera e lungo la strada per Macchietto
Di Vittore Doro

PIEVE DI CADORE. «Ci hanno tagliato il treno, ora vogliono chiudere la Galleria di Caralte»: c’è grande preoccupazione in tutto il Cadore e Cortina per la prossima chiusura al traffico del tunnel che collega la valle del Piave al Cadore, che sarà discussa nella riunione di oggi nel municipio di Perarolo di Cadore.

«I problemi saranno limitati», sottolinea il sindaco di Pieve Maria Antonia Ciotti, che martedì, insieme al sindaco di Perarolo Pierluigi Svaluto Ferro e Andrea Fiori di San Vito, ha partecipato alla riunione in prefettura per la regolamentazione dei lavori. «Intanto, per quanto riguarda il Ponte Cadore non c’è ancora nulla di certo, visto che i lavori non sono stati ancora appaltati. Ma anche quando inizieranno, il traffico sarà regolato in modo da rendere al minimo i disagi per chi dovrà transitarvi».

«I lavori al ponte», precisa Ciotti, «dureranno 400 giorni, con l’impresa appaltatrice che dovrà utilizzare una sola corsia, lasciando le altre al normale traffico».

Più problematico l’intervento nella galleria di Caralte: «Non funzionano gli aspiratori e le pareti interne dovranno essere consolidate», spiega il sindaco. «Questo è il lavoro più urgente e anche quello che darà i maggiori problemi. Poichè il lavoro all’interno del tunnel, al fine di risanarne le pareti e la volta, prevede la realizzazione di circa 29 mila fori, è evidente che non potrà essere svolto durante il passaggio delle auto. È stato quindi previsto che il cantiere resterà attivo 24 ore su 24 e saranno previste due finestre: la prima al mattino, la seconda al pomeriggio, per favorire chi va al lavoro. Il problema nelle altre ore riguarderà solo i mezzi di grandi dimensioni, perché il transito dei mezzi leggeri, seppure rallentato, sarà garantito. È per questo», ha aggiunto il sindaco Ciotti, «che alla riunione di Perarolo proporrò l’adozione di due sensi unici di marcia: il primo lungo la vecchia strada della Cavallera; il secondo che, uscendo dalla statale prima della galleria, scenda da Caralte a Perarolo e da quì riprenda la vecchia strada per Macchietto. Ho già parlato con i vigili del fuoco e si può fare».

Il problema serio riguarderà i gruppi turistici, anche perché fino ad agosto non ci sarà neppure il treno: «È per questo che chiederò l’istituzione dei due sensi unici», conclude il sindaco Ciotti, «in modo da non fermare più di tanto questo importante intervento. Unica avvertenza: poichè il transito limitato riguarderebbe solo i Tir e i pullman di grandi dimensioni, per le gite dovranno essere previsti dei mezzi adeguati alla strada, quindi più piccoli».

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