Ciotti: «Utile anche la fonte di Pozzale»
PIEVE DI CADORE. «Quella sorgente di Nebbiù potrebbe servire le imprese del nostro territorio». Così il sindaco di Pieve di Cadore, Maria Antonia Ciotti commenta quanto emerso venerdì mattina nel vertice in Prefettura sull’acqua, in cui Bim Gsp avrebbe segnalato la presenza di due sorgenti di cui una appunto a Nebbiù, che potrebbero servire in caso di emergenza. Ora, però, spetterà all’Usl verificare la qualità dell’acqua che esce da questa sorgente già canalizzata, ma dismessa da tempo.
«Sapevamo dell’esistenza di questa fonte», sottolinea Ciotti, «in quanto il nostro Comune aveva già a suo tempo l’elenco di tutte quelle presenti nel territorio comunale. Da quanto ne so, però, questa di Nebbiù, che secondo uno scenario emergenziale potrebbe servire anche l’abitato di Tai, non dovrebbe essere potabile. Ma potrebbe essere utilizzata per usi industriali: abbiamo, infatti, una bella ditta a Nebbiù, la Galvalux che utilizza molta acqua per la sua produzione».
Il sindaco, infine, segnala anche un’altra sorgente: «È a Pozzale, l’avevamo fatta analizzare alcuni anni fa e che era risultata molto buona, anzi l’Usl aveva parlato di particolari qualità organolettiche».
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