Circolo nautico Pieve di Cadore, si è arenato il progetto di riqualificazione

Il Comune aveva acquistato un terreno con annesso stabile per le varie attività ma non ha dato seguito ad un intervento inserito nel disegno di rilancio del lago
Gianluca De Rosa

PIEVE DI CADORE. Ora o mai più. Nel processo di rilancio turistico del lago di Centro Cadore, un ruolo di primo piano lo riveste il circolo nautico di Pieve. Già al centro di un progetto di riqualificazione, avviato dal Comune con l’acquisizione di un terreno con annesso stabile, per il circolo l’occasione per ripartire di slancio potrebbe essere offerta dall’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026.

«La riqualificazione del circolo è un passo fondamentale se davvero si vuole rilanciare la nautica sul lago di Centro Cadore», ha sottolineato il presidente Pierpaolo Tabacchi, «il ringraziamento al Comune di Pieve è doveroso per averci creduto acquistando il terreno e lo stabile sul quale si è pensato di far sorgere il rinnovato circolo. Adesso aspettiamo fiduciosi i prossimi passi, convinti che in ottica 2026 l’operatività dell’unico circolo nautico presente sul lago di Centro Cadore sarebbe un valido volano turistico oltre che un altrettanto importante incentivo alla pratica degli sport acquatici, specie dei più giovani».

Il circolo nautico di Pieve ha vissuto un iniziale periodo di splendore, coinciso con un gran numero di tesserati, oltre cento. Poi il lento ma inesorabile calo fino ai giorni nostri in cui a portare avanti la baracca sono rimasti i soli soci fondatori, sette. Eppure, nonostante le difficoltà, nessuno sulle rive di Miralago ha intenzione di alzare bandiera bianca.

«Abbiamo portato per la prima volta il Sup (variante del surf che si pratica stando in piedi su una tavola priva di vela, ndr) in Centro Cadore riscuotendo un grande successo», racconta orgoglioso il presidente Tabacchi, «ancora oggi è molto praticato anche se la grande novità è rappresentata dal wing foil, in grande ascesa tra gli appassionati degli sport acquatici di mezzo mondo. Il circolo inoltre è dotato di un buon numero di optimist, piccole imbarcazioni a vela singola utilizzate per avviare grandi e piccini alla nautica».

I mezzi non mancano, dunque; ma serve una struttura che premi le idee e gli sforzi.

«C’è da tempo in piedi un progetto di riqualificazione dell’attuale circolo», prosegue Tabacchi, «nel fabbricato acquistato dal Comune di Pieve si è pensato di ospitare il rimessaggio delle imbarcazioni ma creare anche spazi destinati a didattica e pratica. Tutto questo ci permetterebbe di sviluppare un’attività più ampia e professionale. Il circolo strutturato rappresenterebbe un’opportunità lavorativa nuova per il territorio senza dimenticare che in maniera coordinata l’attività sul lago diventerebbe più lunga, da maggio ad ottobre, e dunque redditizia».

Detto del progetto di riqualificazione del circolo, ulteriori difficoltà all’attività nautica sul lago non mancano.

«La laminazione è un problema per noi», conclude Tabacchi, «ci basterebbe avere livelli delle acque soddisfacenti almeno fino a fine agosto, invece da metà mese i livelli iniziano a calare drasticamente costringendoci a fermarci proprio quando l’estate vive il suo momento clou. Di sicuro un input importante al rilancio del lago passerà dalla realizzazione della nuova pista ciclopedonale ma anche dalla riqualificazione del camping di Domegge».

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