Clivet, nel nuovo integrativo premi ai dipendenti e smart working a tempo indeterminato

Attenzione alle famiglie e un compenso per l’impegno dei dipendenti al centro del nuovo accordo. Si potrà lavorare da casa due volte alla settimana

Francesco Dal Mas

FELTRE. Hai problemi di famiglia e vorresti lavorare da casa? Clivet ti permette di farlo due giorni alla settimana, a tempo indeterminato. È una delle tante novità del contratto integrativo, appena rinnovato, che interessa gli oltre 600 dipendenti negli stabilimenti in Italia e che prevede un premio di mille euro per gli impiegati e di 900 per gli operai, che può salire fra due anni rispettivamente a 1300 e 1200 euro. Ma mette in contro pure un bonus carburante di 100 euro per il lavoro di sabato. Le novità decisamente più importanti riguardano la conciliazione fra i tempi di lavoro e quelli della famiglia.

L’azienda di Feltre rende infatti strutturale lo smart-working con l’introduzione della relativa policy con la durata a tempo indeterminato, prevedendo la possibilità per i suoi collaboratori di lavorare da casa fino a due giorni a settimana. Non solo. Mette a disposizione anche il Baby Clivet, un contributo di 100 euro al mese per pagare la retta dell’asilo nido, i “Permessi sono papà”, che prevedono 5 giorni di permesso in aggiunta ai 10 giorni previsti per legge da godere entro i 12 mesi successivi alla nascita, o all’adozione, o ancora all’affidamento del figlio.

La Clivet premia, poi, gli studenti più meritevoli: con mille euro di una tantum per i figli dei dipendenti che hanno conseguito il diploma di scuola superiore quinquennale con una votazione compresa tra 95 e 100 e lode, così come di laurea triennale o magistrale con una votazione compresa tra 105 e 110 e lode. Clivet sta vivendo un periodo di crescita ed espansione, per questo – conferma l’azienda – intende attuare un maggiore coinvolgimento di tutti i lavoratori, ad ogni livello, a partire dall’elaborazione degli obiettivi da raggiungere fino alla condivisione dei risultati ottenuti, promuovendo con determinazione una filosofia del lavoro basata sulla responsabilizzazione e sulla partecipazione.

È stato pertanto riconosciuto un Premio di risultato calcolato in base a parametri quali fatturato, Eebit, qualità ed efficienza produttiva, per premiare i lavoratori «più partecipi e collaborativi, nel rispetto» – si precisa – «dei principi di equità e meritocrazia». Ecco, dunque, che l’importo del premio crescerà nel triennio, partendo da 1000 euro per gli impiegati e 900 euro per gli operai fino ad arrivare rispettivamente a 1300 euro e 1200 euro nel 2024.

L’ammontare del premio di ciascun dipendente verrà riproporzionato anche sulla base del proprio tasso di assenteismo, facendo attenzione ovviamente alle cosiddette “clausole di salvaguardia”.

«È importante sottolineare che la parte di premio di risultato decurtato in base alle giornate di assenza verrà ridistribuita tra i lavoratori con meno giorni di assenza» – precisa l’azienda. Per chi poi deciderà di convertire il premio in welfare (parzialmente o interamente), è prevista una maggiorazione del 30 per cento a carico dell’azienda». Il Bonus carburante di 100 euro per l’anno 2022 verrà distribuito agli operai «per compensare il consumo di carburante causato dal lavoro svolto nella giornata di sabato e per la mancata possibilità di effettuare lo smart-working», è un’altra precisazione. Il contratto prevede, infatti, anche la flessibilità di sabato, per 2 giornate di 6 ore ciascuna al mese per un massimo di 80 ore all’anno, con una maggiorazione del 50 per cento per chi lavora almeno 4 ore.

Sempre in un contesto positivo e di collaborazione reciproca con i sindacati, sono stati istituiti inoltre diversi tavoli di confronto quali ad esempio la commissione di formazione e gli incontri periodici sul tema di salute e sicurezza. Lo stesso Mauro Zuglian della Fim esprime soddisfazione: «Un plauso alla Rsu Fim-Fiom che ha saputo vincere la diffidenza di molti lavoratori non abituati a queste premialità. Sono state inserite nell’integrativo delle novità che raramente si riscontrano nelle aziende metalmeccaniche. Un contributo per l’asilo nido, permessi aggiuntivi per la nascita di un figlio, un premio per i giovani dei dipendenti che si sono distinti nel loro ciclo di studi: risultati che fanno parte di un articolato integrativo che ha l’ambizione di porsi come esempio per altre realtà aziendali. Fim-Fiom guardano con interesse a queto tipo di accordi che premiano l’attività della Rsu e mette al centro l’attività sindacale come elemento indispensabile per il rilancio e la competitività delle imprese».

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