Code in Alemagna: «Otto semafori: servono 90 minuti per fare 35 km»
CORTINA
Code chilometriche lungo l’Alemagna: Dario Bond interroga il ministro dei Trasporti e suggerisce alcune iniziative per ridurre i disagi.
Tra Cortina e San Vito ieri mattina si contavano 8 semafori, un altro è a Vodo, un’interruzione poi regolamenta da movieri a Venas. Ma non basta. A Valle c’è il semaforo storico della curva Constantini. Risalutato: per precorrere 35 chilometri servono circa 90 minuti. Il disagio più grande è tra Cortina e San Vito: negli orari di punta per una quindicina di chilometri si può stare incolonnati quasi due ore. Ieri anche la Questura ha segnalato le code sulla propria pagina Facebook.
Il primo post delle 7. 30 segnalava i cantieri aperti tra Cortina e San Vito con lunghe code. Il secondo, alle 8.20, segnalava il traffico bloccato in direzione Cortina. Ieri mattina il deputato bellunese di Forza Italia, Dario Bond, ha protocollato a Roma un’interrogazione a risposta scritta indirizzata a Paola De Michieli, ministro di Infrastrutture e trasporti.
«Sono settimane che cittadini, imprenditori e turisti lamentano questi disagi», sottolinea, «io stesso ho ricevuto chiamate da amici che vivono in Vallboite. Gli ingorghi chilometrici sono causati da numerosi cantieri aperti contemporaneamente, a distanza anche di poche centinaia di metri uno dall’altro. Alcuni riguardano opere relativi ai Mondiali di sci 2021, mentre altri il potenziamento della fibra, l’interramento di cavi elettrici o altre operazioni relative a sotto servizi. Questa situazione, come annunciato anche da organi di stampa che parlano di estate rovente per il traffico della zona, oltre ai disagi rischia di produrre seri danni economici sottraendo alle Alpi bellunesi flussi turistici già di per sé ridotti a causa delle conseguenze prodotte dal Covid».
Bond ha quindi interessato il ministro. In primis per chiedere se fosse a conoscenza della problematica; ha poi chiesto quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intenda assumere.
«Non ho voluto fare una semplice interrogazione lamentando una situazione difficile che richiede interventi immediati», sottolinea Bond, «ho anche voluto dare il mio suggerimento per risolverla. La premessa sacrosanta è infatti che i lavori vanno fatti. Sono tutte opere necessarie al territorio. I cantieri hanno subito rallentamenti dalla pandemia e quindi ci troviamo in piena stagione turistica, una stagione già difficile, con troppi disagi».
Quali i consigli?
«Ho suggerito che nei cantieri venga previsto anche il lavoro notturno», rileva Bond, «invece mi segnalano che alcuni aprono alle 8 di mattina, quando c’è luce già alle 5. Innanzitutto gli operai dovrebbero poter sfruttare tute le ore di luce e quindi avere turni di lavoro che comincino anche all’alba, ma poi potrebbero averne anche turni come fatto a Genova: i lavori andrebbero avanti più speditamente e i disagi si ridurrebbero. Ho poi suggerito di regolamentare i cantieri con i movieri così da far defluire i veicoli in maniera più celere. È chiaro che alla mattina presto il traffico sale a Cortina perché ci sono i lavoratori diretti nella Conca e a scendere ci sono meno auto, quindi è inutile creare code chilometriche in salita perché il semaforo diventa rosso e dall’altra parte al verde non passa nessuno. Ho poi chiesto che venga emessa un’ordinanza di blocco dei Tir che transitano sull’Alemagna per raggiungere altre località evitando di pagare pedaggi. Togliendo i Tir in transito», conclude Bond, «che sono centinaia al giorno, mettendo i movieri, e potenziando l’orario di lavoro dei cantieri i disagi sarebbero molto minori». —
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