Codivilla, 600 giorni per un’operatività che non potrà però abbracciare i Mondiali

Primo ottobre 2019, una data molto importante per la sanità di Cortina e del Cadore: si firma per l’inizio dei lavori di ristrutturazione del Codivilla. Un momento molto atteso, dopo anni di incertezze sul futuro dell’ospedale di Cortina, che negli ultimi dodici mesi è stato prima ad un passo dalla chiusura e poi è stato rilanciato grazie ad un importante investimento da parte della Regione: 20 milioni, cui se ne aggiungono circa altrettanti per la ristrutturazione del Putti e delle casette, provenienti dalla vendita del Putti all’Inail. Il passaggio è stato siglato tra Massimo Rocchi, amministratore delegato di Gvm Cortina Srl (società in capo al gruppo Gvm che ha in concessione la gestione del Codivilla Putti per i prossimi vent’anni) e l’architetto Maurizio Striolo, dello Studio Striolo Fochesato & partners, progettista dell’intervento.
«Abbiamo completato nei tempi previsti la sistemazione del Putti per spostare i servizi e 20 posti letto dal Codivilla. I tempi per iniziare i lavori sono slittati in avanti rispetto a quanto avevamo previsto. Saremmo infatti dovuti partire a settembre 2018 per poter finire la prima parte dei lavori entro i Mondiali 2021; ma la prima gara è andata deserta e i tempi burocratici ci hanno fatto ritardare», ha spiegato Striolo.
È partito quindi ieri il conto alla rovescia dei 600 giorni per poter avere il Codivilla operativo con il nuovo Pronto soccorso che, a questo punto, a meno di una velocissima corsa contro il tempo, non coincide con febbraio 2021.
«Per questo motivo il Putti è stato sistemato in maniera migliore e anche più costosa per la società rispetto ai bandi. In questo modo, se non arriviamo in tempo per il nuovo Pronto Soccorso al Codivilla a febbraio 2021, abbiamo l’opzione del Putti».
In tutto, l’operazione di ristrutturazione prenderà 900 giorni, comprese le casette; quindi finirà nel 2022.
«Si dovrà intervenire su tutto l’edificio del Codivilla, poiché non è provvisto dei requisiti antisismici», spiega l’ingegner Mauro Gallinaro, che ha curato il progetto strutturale, «l’ala ad ovest, costruita negli anni Sessanta, verrà totalmente demolita e ricostruita. Il corpo centrale, ossia la parte storica costruita ai primi del Novecento da quello che allora era un albergo, necessita di interventi sulle murature; la parte est, ristrutturata negli anni Novanta, è da completare in quanto alcune parti sono rimaste al grezzo».
Una nuova cubatura verrà realizzata sul lato sud-ovest dell’edificio, dove sorgerà il nuovo Pronto soccorso. Questo dovrebbe essere attivo per i Mondiali 2021; mentre al termine dell’evento, secondo il bando, dovrebbe essere trasformato in un qualificato punto di Primo intervento.
«In vista delle Olimpiadi, tuttavia, verranno presentate delle varianti, per mantenere il Pronto soccorso fino alla conclusione dei Giochi».
Dopo il Codivilla, sarà il momento del Putti e delle casette. «Anche il Putti e le casette verranno ristrutturati del tutto», continua Striolo, «Gvm ha offerto un’attività riabilitativa importante per Medicina dello Sport, includendo non solo lo sci, ma anche calcio e altri sport. Sarà l’ex Cral la sede delle piscinette riabilitative e degli ambulatori. L’ex officina diventerà sede del Cup e dei laboratori di analisi».
Rimane il problema grosso dei dipendenti che alloggiavano al terzo e quarto piano del Putti e nelle casette: «Ora non possono più stare qui. La Gvm li ospiterà provvisoriamente in strutture limitrofe. L’obiettivo delle casette è comunque anche quello di ricavare posti letto per i dipendenti affinché rimangano sul posto». —
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