Codivilla, Franceschi incontra Zaia

Martedì faccia a faccia con il governatore. Il sindaco: «Pronti a fare la nostra parte anche con la variante urbanistica»
Nel di- cembre del 2002 Liliana Sansonetti mori' per shock anafilattico al Codivilla di Cortina Le fu som- ministrato un anti- biotico a cui era allergica
Nel di- cembre del 2002 Liliana Sansonetti mori' per shock anafilattico al Codivilla di Cortina Le fu som- ministrato un anti- biotico a cui era allergica

CORTINA. Futuro del Codivilla-Putti: il sindaco Andrea Franceschi martedì incontrerà il governatore Luca Zaia per discutere dell'ospedale ampezzano. Il dossier sull’ospedale Codivilla-Putti è sul tavolo del presidente del Veneto Luca Zaia.

Martedì prossimo è stato fissato l’incontro con il sindaco di Cortina per parlare delle prospettive future del nosocomio ampezzano. «Alla luce della decisione assunta dal consiglio regionale di chiudere la sperimentazione mista che non aveva raggiunto gli obiettivi prefissati», dichiara Franceschi, «ho immediatamente chiesto a Zaia un confronto e il presidente ha risposto subito positivamente. Un segno inequivocabile di attenzione e trasparenza di cui lo ringrazio fin d’ora. Davanti a Zaia porterò le richieste della comunità, ribadendo anche come e perché la sanità ampezzana e quella del resto della Usl 1 non siano in competizione ma possano e debbano procedere appaiate».

La vicenda del Codivilla-Putti inizia nel 2003 con l’avvio della sperimentazione mista pubblico-privato. «Una sperimentazione», ammette il sindaco, «che, nonostante i ritardi, le proroghe e i rinvii che le hanno permesso di durare quasi dieci anni, alla fine non ha raggiunto i risultati sperati. Ben venga, quindi, la decisione del consiglio regionale di porre fine all’esperimento e all’incertezza sul futuro del Codivilla. L’unica cosa che ci sta a cuore è la salute dei cittadini e, ora, quello che l'amministrazione comunale chiede è di completare il lavoro iniziato. Finita la sperimentazione, è logico che la Regione prenda il toro per le corna. Chiediamo alla giunta di porre fine all'incertezza e, in questo senso, abbiamo ribadito la disponibilità del Comune di fare la propria parte, per esempio approvando la variante urbanistica sull'immobile del distretto di via Cesare Battisti che da sola potrebbe liberare risorse per 10 milioni di euro da reinvestire immediatamente sul Codivilla e sugli altri ospedali dell’Usl».

Sono tre i punti sui quali Franceschi si è mobilitato fin dalle prime battute della vicenda. La tutela dei dipendenti in carico al privato e la garanzia dei posti letto, da aggiungere al piano sanitario della Regione senza toglierli agli altri ospedali della Usl 1; il potenziamento dell’emergenza-urgenza, per far sì che la qualità degli interventi salva-vita raggiunga l’eccellenza; l'istituzione di ambulatori specialistici ai quali poter periodicamente accedere senza ogni volta doversi spostare.

«Partendo da queste basi», conclude il sindaco, «questo momento di incertezza sarà solo il preludio ad un salto di qualità per le cure erogate dal Codivilla. È necessario soltanto che la Regione esprima una forte volontà politica. E la decisione di Zaia di ricevermi è un segnale importantissimo che, sul Codivilla, qualcosa si muove e nella giusta direzione. Ora abbiamo un interlocutore d’eccezione con il quale confrontarci alla luce del sole».

Alessandra Segafreddo

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