Codivilla, un progetto per l’ampliamento

L’Usl 1 ha pronto uno studio di fattibilità che prevede altri 1500 metri quadri con un investimento di oltre 3 milioni di euro in vista dei Mondiali 2021
Stefano Da Rin Puppel-Gian Paolo Perona-Cortina d'Ampezzo-Istituto Codivilla Putti-Gli ambulatori di Ortopedia del Codivilla
Stefano Da Rin Puppel-Gian Paolo Perona-Cortina d'Ampezzo-Istituto Codivilla Putti-Gli ambulatori di Ortopedia del Codivilla

BELLUNO. «Ora che il Codivilla è diventato a tutti gli effetti un ospedale, grazie alle nuove schede ospedaliere, la giunta veneta avrà l’incarico di garantirne l’operatività, a partire dal 30 aprile, nei modi che riterrà più opportuni». Il consigliere regionale della Lega Nord, Franco Gidoni, membro della Quinta Commissione veneta della sanità, non si riferisce specificatamente all’Oras di Motta di Livenza, lasciando aperta anche l’ipotesi che sia l’Usl a gestire in toto la struttura. «Solo l’aumento dei posti letto, infatti», precisa anche l’assessore Gianpaolo Bottacin, «ha reso il Codivilla un vero ospedale».

Il tema del nosocomio cortinese è da settimane al centro del dibattito politico in provincia di Belluno dopo la delibera della giunta che ne limita l’attività fino al 29 aprile. Mercoledì, però, la commissione consiliare ha esaminato il documento esprimendo parere favorevole all’unanimità, ma con dei suggerimenti che passeranno al vaglio della stessa giunta. «La giunta», precisa ancora Gidoni, «avrà 40 giorni di tempo per confrontarsi con l’Usl 1 Dolomiti e con il direttore generale della sanità, Domenico Mantoan per rispettare i passi tecnici affinché l’ospedale continui la sua attività».

Nel frattempo, in attesa che venga definito il soggetto o i soggetti che dovranno gestire l’ospedale Codivilla, traghettandolo fino al suo assetto interamente privato, la struttura continuerà l’attività «che sarà garantita tramite il fondo di garanzia per i ripiani, messo a disposizione ogni anno dalla Regione». Quel fondo da cui Venezia attinge per ripianare il deficit delle aziende sanitarie, tra cui quella di Belluno. L’Usl 1, infatti, quest’anno dovrebbe chiudere con un bilancio in passivo di circa 7 milioni di euro. Si dovrà capire, quindi, se il ripiano sarà comunque garantito oppure no, visto che dovranno essere pagate le attività del Codivilla. Attività che per un anno - se si presume che basteranno 12 mesi per giungere alla scelta del nuovo soggetto privato - dovrebbe aver bisogno di circa 7-8 milioni di euro (di cui 5 milioni per gli stipendi dei 105 dipendenti in carico ad oggi alla società Codivilla spa). Una somma, come si capisce, che equivale al buco del bilancio 2016 della stessa Usl.

Il consigliere Gidoni ribadisce inoltre che la Quinta commissione ha invitato la giunta Zaia a valutare la possibilità di assegnare alla Crav, la Centrale regionale per gli acquisti, il processo per la gara di appalto da cui scaturirà il nuovo gestore del Codivilla.

«Se non ci saranno opposizioni e ricorsi da parte della Giomi», sottolinea Gidoni, «è presumibile che entro gli inizi del 2018 si potrà già avere un vincitore».

Nel frattempo, però, resta all’esame della Crite, la Commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia, lo studio di fattiblità per la ristrutturazione dell’ospedale presentato nel novembre scorso dalla stessa azienda Usl 1. «Un progetto che prevede la realizzazione della seconda sala operatoria, del nuovo punto di primo intervento, di un nuovo ingresso alla struttura per permettere lo sbarellamento e anche la rimessa a nuovo dell’area del poliambulatorio».

Si tratta di lavori del valore di 3.180.000 euro e che vedranno l’ampliamento di 1500 metri quadrati dell’ospedale.

Punto di primo intervento. La nuova area al piano terra, dovrà rispettare le norme antincendio e i parametri igienico-sanitari. Saranno riorganizzati e ampliati gli spazi per migliorare l’efficienza del servizio. Inoltre, saranno previste delle aree distinte per separare i codici bianco/verdi da quelli giallo/rossi. Saranno realizzati ambulatori ed astanterie dotate di areazione e illuminazione. Sarà ammodernata la struttura dal punto di vista edilizio e impiantistico. La superficie del nuovo punto di primo intervento potrebbe attestarsi sugli 800 metri quadrati per un costo stimato di 1,6 milioni di euro.

La seconda sala operatoria. Sarà completata una zona ora al grezzo e situata al primo piano dell’ospedale per poter disporre di una nuova sala operatoria con locali annessi. Questi lavori saranno necessari per eseguire interventi in urgenza senza intaccare l’attività programmata che potrà essere idoneamente svolta nell’attuale sala operatoria. Ci sarà una sala operatoria, quindi, una zona per preparazione e risveglio del paziente, un’area lavaggio, una per il lavoro infermieristico, una di sub sterilizzazione e lavaggio, una zona filtro e spogliatoi. La superficie della zona da completare si attesterà sui 400 metri quadrati per un costo stimato di 1 milione di euro.

Poliambulatorio. Sarà realizzata al piano terra del Codivilla una nuova area ambulatoriale dedicata alle varie specialità che, in un futuro, potrà essere riutilizzata come sede delle attività distrettuali. Si tratta, anche in questo caso, di completare e ampliare una zona ora al grezzo in cui saranno realizzati sette ambulatori, una segreteria-accettazione, dei servizi igienici e una sala di attesa. Per un totale di 310 metri quadrati per un costo di 550 mila euro.

Ingresso ospedale. Per eliminare le barriere architettoniche saranno realizzati una rampa di accesso e un ascensore per disabili per una spesa di 30 mila euro.

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