Col d’la Tenda, aperta la seggiovia

Comelico Superiore, è la prima volta d’estate. Collegamento tra Valgrande e Val Pusteria, a Trento il via libera ai fondi

COMELICO SUPERIORE. Dopo una lunga attesa, si concretizzano due tra le più importanti tappe dell’amministrazione Staunovo Polacco. Ieri è ritornato il collegamento in seggiovia con il Col d’la Tenda, sulla cui sommità è stato riaperto anche il rifugio. È la prima volta d’estate. Domani, a Trento, si terrà la seduta del Comitato paritetico per la gestione dei fondi di confine. Saranno definitivamente deliberati i 162 milioni per la provincia di Belluno, che saliranno a quota 260 mila con la compartecipazione dei Comuni e della Provincia. Nella quota sono compresi anche i 40 milioni per collegare la Valgrande, e quindi il Comelico, con la Val Pusteria. Un evento che sapora di storia, ai fini dello sviluppo, per l’intera Val Comelico.

Il sindaco Marco Staunovo Polacco sta perfezionando il dossier per le diverse autorizzazioni. Insieme ai collaboratori e a Franz Senfter, titolare della società Sextner Dolomiten, che interverrà con una corposa partecipazione, ha predisposto un programma di massima che prevede per la fine del prossimo anno, quindi l’inverno 2017/2018, il collegamento tra Valgrande e Col d’la tenda. Per la stagione invernale successiva, invece, sarà funzionante l’impianto per il passo Monte Croce Carnico, sempre a partire dalla Valgrande. Il benestare politico all’operazione c’è tutto: dal presidente del Comitato paritetico Roger De Menech, alla Provincia di Belluno e, quindi, ai sindaci. Manca la delibera che arriverà, appunto, dalla seduta di domani.

Solo minimali i dettagli tecnici da sistemare. Nessun problema dovrebbe verificarsi da oltre confine, con Trento e Bolzano, perché l’Alto Adige è puntualmente d’accordo per collegare le due valli. Semmai i problemi potrebbero arrivare dagli ambientalisti, contrari in linea di principio a nuovi impianti, più predisposti alla riqualificazione di quegli esistenti. L’importante sarà che il progetto sia puntualmente rispettoso del contesto ambientale in cui si colloca.

Intanto, Comelico superiore si gode la “prima” estiva del Col d’la tenda. Per l’occasione Staunovo Polacco, ha fatto sistemare alcuni sentieri, per scendere a valle nella massima sicurezza e ha appaltato anche un tratto di pista per le mountain bike, in modo da completare un anello che si presenta tra quelli più spettacolari sulle Dolomiti. «Ringrazio tutti, da De Menech alla Provincia, a Senfter ai sindaci - interviene Staunovo Polacco -, e ringrazio pure l’assessore regionale Federico Caner che ha mantenuto l’assicurazione di dotarci dell’indispensabile bacino d’acqua per l’innevamento delle piste«.

Il paese, intanto, si presenta al meglio, con numerosi prati sfalciati, nel rispetto di una delibera del Comune che prevede che chi non è in grado a provvedere può farsi sostituire dagli uomini della protezione civile o dal personale municipale. Intanto si sta predisponendo il nuovo piano regolatore, che scaturisce da un iter tecnico burocratico lungo ben otto anni.

Francesco Dal Mas

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