Colle: «Una Lega nord senza divisioni»
BELLUNO. Ottantasei voti a favore di Leonardo Colle, 22 schede bianche o nulle. È questo il risultato del congresso provinciale della Lega che si è svolto ieri in una sala Muccin affollata. C’erano infatti oltre 100 delegati, su 160 tesserati che avevano diritto di voto.
Colle era candidato unico, nessun altro leghista è riuscito a raccogliere le trenta firme necessarie per presentare un’altra candidatura. E il voto finale evidenzia quanto è consistente in questo momento l’opposizione a Colle dentro la Lega.
«Un venti per cento» commenta il neo segretario «è un dato fisiologico».
Due le relazioni più importanti del congresso, quella del segretario uscente Diego Vello, e quella del neo segretario Colle, intervallate da diversi interventi di delegati.
Vello ha ricordato quanto avvenuto in questi ultimi anni dentro la Lega bellunese: gli scontri, le divisioni, le mail anonime. «C’è chi ha lavorato per distruggere, per impedire il rinnovamento» ha ribadito Vello, concetti espressi sovente negli ultimi tempi anche dalle pagine di questo giornale.
Vello non si è ricandidato, ha fatto un passo indietro e lo ha fatto con amarezza, come ha sottolienato lui stesso.
Leonardo Colle, dal canto suo, si ritiene la terza via del movimento: «Un segretario con e non un segretario contro. Sono partito dalla base, con la base mi sono confrontato. Ho raccolto in questi mesi la richiesta impellente che dalla base veniva: smetterla con le divisioni, con le contrapposizioni. E a questa esigenza io ho risposto con la mia candidatura e ora con l’elezione».
«Il Bellunese ha una bassa rappresentanza politica in regione e dentro gli organismi di partito. Non possiamo presentarci divisi, dobbiamo avere un direttivo forte alle spalle», è l’analisi di Colle.
Il nuovo direttivo è composto da Cesare Bon, Giuliana Da Rin De Rosa, Andrea Stella, Matteo Troian, Franco Dalle Grave, Sandro D’Incau, Errol Badole, Paolo Saviane, Gianvittore Vaccari, Gianangelo Corso.
Entro una settimana il nuovo direttivo si riunirà per la assegnazione degli incarichi e per iniziare a discutere dei temi politici provinciali. In prospettiva ci sono anche i rinnovi dei vertici delle sezioni e delle circoscrizioni, e ci sono le scadenze elettorali molto vicine, quelle delle amministrative di molti importanti comuni del Bellunese, oltre che delle Europee.
«L’autonomia del Bellunese sarà sicuramente al centro del nostro impegno, ma la nostra linea su questo tema sarà discussa all’interno del direttivo» spiega ancora Colle. «Non possiamo continuare a salire sul carro degli altri ma dobbiamo avere una nostra precisa linea. Ma la mia segreteria sarà orientata prima di tutto al confronto con il direttivo, esattamente come è nata».
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