Collegamento con il parco e recupero conservativo

BELLUNO. Recuperare e conservare. Sarà un restauro rispettoso della fisionomia del luogo quello che vedrà protagonista la ex chiesa dei Gesuiti. La progettazione è affidata allo studio Ta di Venezia...

BELLUNO. Recuperare e conservare. Sarà un restauro rispettoso della fisionomia del luogo quello che vedrà protagonista la ex chiesa dei Gesuiti. La progettazione è affidata allo studio Ta di Venezia e fra i professionisti che stanno disegnando il nuovo spazio c’è l’architetto bellunese Francesca Bogo. «Dovremo adeguare alcune parti dell’immobile, a cominciare dalla parte impiantistica», spiega. «Gli infissi saranno recuperati perché sono di valore e saranno conservati anche gli intonaci». Oggi chi entra nella chiesa sconsacrata inserita nel complesso della ex caserma Tasso cammina su pietre polverose e in parte sconnesse. Domani ci sarà una nuova pavimentazione, ma i progettisti stanno dialogando con la Soprintendenza per scegliere il materiale più adeguato.

Sarà mantenuto il colonnato, costruito per sostenere il soppalco in epoca militare, mentre per quanto riguarda l’accesso alla sala superiore sarà realizzata una scala in ferro, più o meno a metà dell’edificio. «Permetterà di cogliere l’interezza della chiesa, tutto il suo volume», precisa Francesca Bogo. Lo spazio principale, al pian terreno, sarà trasformato in una piazza coperta, che potrà ospitare ad esempio un mercato. La sala al primo piano, ampia circa 500 metri quadrati, avrà una capienza di 275 posti a sedere e sarà ideale per ospitare iniziative e concerti.

Il progetto prevede anche l’apertura della porta che si affaccia sul parco Città di Bologna e la creazione di un varco che consenta la comunicazione fra le due aree. Il parco giochi cittadino era il giardino, con gli orti, del convento dei Gesuiti nel 1700. Le due aree comunicavano. Torneranno a farlo grazie al progetto di riqualificazione dell’immobile. (a.f.)

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