Collegamento con la Pusteria: Bottacin rassicura Staunovo
COMELICO SUPERIORE
«La procedura di autorizzazioni per il collegamento sciistico tra la Valgrande e l’Alta Val Pusteria non è affatto conclusa». Lo ha ribadito ieri sera, dopo un incontro con il sindaco di Comelico Superiore, Marco Staunovo Polacco, l’assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin.. Il sindaco ha spiegato all’autorevole esponente della Regione quanto il Comune si sta adoperando per dimostrare la compatibilità anche ambientale dell’impianto con il delicato contesto della valle, in relazione anche alla “zona buffer” delle Dolomiti Unesco che attraversa.
Due sono – ad avviso di Bottacin – le strade che si possono praticare per arrivare ad una conclusione dell’iter tecnico-procedurale. La prima è la convocazione di una conferenza dei servizi da parte del sindaco, con tutti i soggetti interessati: dai rappresentanti delle Regole a quelli degli altri Comuni, dalla società che si è fatta carico del collegamento agli operatori economici, alla Soprintendenza e, in particolare, alla Regione Veneto.
«Soprintendenza», ha chiarito l’assessore Bottacin, «che, almeno da quanto mi è stato spiegato durante l’incontro in municipio, non si è ancora pronunciata con un no al collegamento; più semplicemente… non si è affatto pronunciata. Fatto, questo, che ostacola comunque l’avvio alla fase di conclusione del sospirato procedimento».
L’altra prospettiva è più “politica”. I parlamentari della provincia di Belluno potrebbero chiedere al ministro dei Beni culturali Bonisoli un pronunciamento che tenga conto non solo delle valenze ambientali che il progetto impiantistico va a toccare, ma anche di quelle socioeconomiche. Per Bottacin non ci sono dubbi a riguardo: «Il collegamento, con tutte le ricadute che avrebbe, è l’unica azione di contrasto che in questo momento possiamo mettere in atto, nei tempi più rapidi, contro lo spopolamento di questa parte della montagna bellunese».
Deputati e senatori della provincia si sarebbero già dichiarati disponibili a questa strategia individuata dall’onorevole Federico D’Incà del M5S e dal senatore Paolo Saviane della Lega.
«Al Ministero i nostri parlamentari si presenterebbero con un pressing del tutto nuovo: la condivisione trasversale della Val Comelico del progetto di collegamento e di sostegno di buona parte della provincia», specifica Bottacin, «è infatti da ricordare che tutti i sindaci si sono detti disponibili a questo finanziamento allorché è stato deciso nella progettazione dei Fondi di confine».
L’assessore regionale, lasciando Comelico Superiore, si è detto fiducioso e si è augurato che anche gli ambientalisti, fino ad oggi critici nei confronti del collegamento, possano rivedere la loro posizione alla luce dei programmi di sviluppo sostenibile che il Comune di Comelico Superiore e l’intera Val Comelico stanno portando avanti: dalle terme al cicloturismo, fino all’escursionismo. —
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