Collegamento con la Pusteria, il caso va in Parlamento

De Carlo (Fdi) chiede alle forze politiche di impegnarsi «per quella che per la gente di lassù è questione di sopravvivenza»

COMELICO SUPERIORE. «Luca De Carlo è un uomo di parola. Quando è stato qui, il 23 marzo, mi aveva promesso tutto il suo impegno ed aveva anticipato», commenta Paola De Lorenzo, del bar Perini di Padola, «che avrebbe sollevato il problema del collegamento Comelico – Pusteria fino alla Camera dei Deputati. E così ha fatto».

L’APPELLO DI DE CARLO

Paola De Lorenzo, una delle persone più attive in paese a favore del collegamento sciistico fra Comelico e Pusteria, non nasconde tutta la sua soddisfazione. Mercoledì scorso, alle ore 20.10, Luca De Carlo ha infatti fatto risuonare più volte la parola “Comelico” nell’austera sala del Palazzo di Montecitorio. «Chiedo la parola», ha esordito rivolto alla presidente di turno, Mara Carfagna, «per sensibilizzare lei e l’Aula e fare un appello al Governo ed a tutte le forze politiche perché c’è una questione che nella mia provincia di Belluno è molto sentita, che è il collegamento sciistico tra il Comelico e la Pusteria. È una questione di sopravvivenza di una razza e di un genere, il genere umano, cioè noi. Chiediamo che ci sia un moto d’orgoglio per cui il Ministro per i beni culturali e le attività culturali dia l’ok per il collegamento, diventato vitale sia per la parte bellunese e sia per la parte della Pusteria. Per cui faccio appello a tutte le forze politiche, che a Belluno già sono unite su questo tema grazie alla grandissima opera del collega D’Incà del Movimento 5 Stelle di cui non faccio fatica a riconoscere i meriti, e credo che debba trovare d’accordo tutto il Parlamento, perché questa è una questione di sopravvivenza e noi vogliamo continuare a vivere tra le nostre montagne». Il discorso di Luca De Carlo (Fratelli d’Italia) è piaciuto alla gente del Comelico, tant’è che il video ha cominciato a rimbalzare sui social già a pochi minuti dalla sua conclusione.

SAVIANE STORCE IL NASO

Tutta la questione ha però fatto storcere il naso al senatore Paolo Saviane (Lega), che in una nota ha commentato, fra l’altro: «Nell’ultimo periodo sento esponenti di varie forze politiche esprimersi sul collegamento sciistico Comelico-Pusteria che mi vede impegnato direttamente sia come presidente del Fondo dei comuni confinanti, che è l’ente maggior finanziatore dell’opera, sia come parlamentare per ottenere le ultime autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’opera stessa. La situazione è molto delicata e vede coinvolte più istituzioni. Mi sono messo a disposizione del sindaco di Comelico Superiore, Marco Staunovo, fin dall’inizio, analizzando con lui ed il suo staff tecnico legale la pratica e le varie soluzioni possibili. Posso dire che siamo vicini al traguardo e sentire colleghi intervenire solo a livello mediatico senza aver concretizzato nulla mi fa pensare, anzi temere, che queste uscite possano pregiudicare il risultato. Tutte le forze politiche dichiarano di volere l’opera e questo è importante per i cittadini; le autorizzazioni però vengono firmate da chi di competenza». Come a dire: non facciamo troppo baccano che può essere controproducente. E poi conclude: «Non si può impedire la realizzazione di un’opera voluta dal territorio quasi all’unanimità e giudicata fondamentale per permettere ai residenti di poter rimanere in questo territorio, così pesantemente colpito dal calo demografico per mancanza di opportunità economiche. Faccio appello a tutti a collaborare con il sindaco di Comelico Superiore che, nella realizzazione di questa infrastruttura, sta mettendo il massimo impegno per raggiungere l’obiettivo. E sono ottimista per una soluzione positiva in tempi brevi».

APPELLO DI DE MENECH

Anche per l’onorevole Roger De Menech, PD, che è stato presidente del FCC dal 2014 al 2018, «la situazione si deve sbloccare positivamente ed a breve, altrimenti non c’è logica. Noi destinammo rapidamente i fondi, in stretto accordo con il Comune e con l’evidente constatazione che su quest’opera si era tutti d’accordo, proprio tutti. E questo rende ancora più amaro il ritardo nella realizzazione». La politica, insomma, sta lavorando per rispondere positivamente alla volontà espressa dai cittadini, anche con gli striscioni esposti in questi giorni, di vedere realizzato il collegamento. —



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