Colpaccio da 5 milioni al Gratta e vinci

Il numero 13 porta bene a un cliente abituale della tabaccheria da Fumera di Limana: sarebbe un cinquantenne di Giaon
5000000 di euro per un gratta e vinci a limana
5000000 di euro per un gratta e vinci a limana

LIMANA. Gratta e stravinci: 5 milioni di euro. A Limana, c’è chi da qualche giorno è costretto a sedersi su due sedie. Sempre se gli bastano. Una metafora della fortuna, dopo una benedetta puntata da venti su un Maximiliardario comprato alla tabaccheria da Fumera di via Roma: più di così, non puoi sbancare. Il numero 13 era nella seconda casella dei numeri vincenti e la monetina ha dovuto grattare soltanto fino all’ultima in basso a sinistra, per scoprire di essere improvvisamente diventati signori. Manca poco che ti prenda un coccolone, ma se sopravvivi allo shock iniziale, puoi subito ordinare un giro di champagne, al bar Dassi, dall’altra parte della strada. Dove un avventore ha istintivamente rivelato cosa mai se ne farebbe di quell’immenso tesoro: «Tutto in perussole». Una metafora delle donne.

«Si ricorderà di noi». Ma un colpo è quasi preso anche a Tania Nora, la ragazza che gestisce la ricevitoria, insieme a Diego Zandomenego. Lo spazio è diviso con il negozio di generi alimentari Lavanda e le cassiere hanno sicuramente visto in faccia quel signore di mezza età, che dovrebbe abitare nella frazione di Giaon. Ma non diranno come si chiama, neanche sotto tortura, anche se qualche sospetto c’è già: «Un cliente abituale, sulla cinquantina», spiega Nora, «fa parte di una famiglia normale, alla quale la vita è improvvisamente e inevitabilmente cambiata. Non posso dire altro, se non che ci ha garantito una cosa precisa: si ricorderà di noi».

Grattato a casa. Capita di tentare la fortuna in diretta, senza aspettare nemmeno un secondo. Questo signore, invece, ha portato nella sua abitazione il biglietto superfortunato e questo è successo nel fine settimana. La vincita è stata ufficializzata solo ieri, dopo la riapertura delle banche e una volta fatte tutte le verifiche necessarie. Non era uno scherzo quel 5 seguito da sei zeri: cinque milioni di euro, come si scrive sugli assegni circolari: «Ci siamo sentiti per telefono e anch’io ho dovuto chiedere una seggiola, perché quasi non ci credevo. Abbiamo avuto tutta la prudenza necessaria, perché non è una cosa da niente».

Posto fortunato. La rivendita di Sali e tabacchi numero 1 sta diventando più efficace di un ferro di cavallo: «In precedenza, avevamo consegnato una vincita da 31 mila euro per un cinque al Superenalotto e 23 mila per un terno al lotto. Ma mai ci era capitato un montepremi così elevato, del quale a noi esercenti non arriverà nulla.Dovremo appellarci al buon cuore di questa persona, per il resto il 6 per cento di questi 5 milioni andrà in tasse. Spiccioli, insomma, rispetto a quanto finirà nel conto corrente».

Caccia al vincitore. Non si esagera dicendo che, a Limana, si conoscono tutti. Un salto a Giaon, per capire se ci può essere qualche indizio, ma è ancora presto per vedere una Ferrari nel cortile in cui magari fino a ieri c’era un’utilitaria. Nessuno dice niente. Neanche un possibile vicino di casa.

Le reazioni in paese. Nessuno lo conosce, insomma, il nuovo milionario e questa è l’unica certezza. Alessandra non riesce neanche a immaginare tutti questi soldi. «Me ne basterebbero 50 mila, senza arrivare a una somma così inimmaginabile. Non so chi possa essere stato così baciato dalla fortuna». Carlo è il macellaio di fiducia. Cosa farebbe, se scoprisse di essere ricchissimo? «Credo che continuerei lo stesso la lavorare. Non mi farei cambiare definitivamente la vita da un colpo pur importante ». Bisogna pensarci, questo sì: «Boh», sbotta Nerina, «non ci ho mai pensato a cosa potrei farci con una somma così consistente. Sono contenta per chi l’ha vinta, comunque». Finalmente una ragazza con le idee precise, che si chiama Chiara: «Le prime cose da fare? Sci e bicicletta nuova, queste sono le mie primissime urgenze. Poi si vedrà, se servirà altro».

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