Colpiti dai ladri quattro hotel del centro

Cortina. In due con il viso coperto da calza e passamontagna hanno accumulato un bottino di neanche un migliaio di euro

CORTINA. Una calza da donna in testa. Proprio come nei vecchi film di guardie e ladri. Due malviventi hanno colpito quattro hotel di Cortina nella notte tra martedì e ieri. Uno aveva la calza in testa, l’altro indossava un passamontagna: ed entrambi erano armati di piede di porco, cacciaviti e torcia.

Se ne sono andati con un bottino magro che non raggiunge i mille euro, dopo aver fatto qualche danno a porte e finestre che hanno forzato per entrare negli alberghi. Polizia e carabinieri li stanno cercando dopo aver sentito i proprietari o i direttori degli hotel e aver acquisito le immagini della video sorveglianza: sicuramente del Franceschi park hotel e del Pontechiesa, ma sono stati colpiti anche Columbia e Villa Nevada. È nei fotogrammi che si vedono questi e altri particolari dei ladri, che possono essere interessanti per gli investigatori. I due hanno comunque pensato bene di rendersi irriconoscibili.

Sono passati prima all’hotel Pontechiesa di via Marangoi verso le 2.15, come dice l’orologio del videoregistratore. Hanno forzato con un cacciative una finestra che dà su un salotto e si sono introdotti nei locali alla ricerca di contanti. Ne troveranno pochi nel fondocassa del bar: «Un centinaio di euro in tutto», quantifica Emanuela Villafranca, «per buona abitudine non teniamo molto altro, grazie anche al fatto che ormai negli hotel si paga più che altro con la carta di credito. A quell’ora in giro non c’era nessuno, poi ieri mattina ci siamo accorti che qualcuno ci aveva fatto visita: a quel punto abbiamo ritrovato la cassetta che conteneva il denaro, lasciata in un cantiere fuori dall’hotel. Qui i ladri devono essersi spartiti il bottino, che è stato poca cosa».

È quasi scontato che i ladri non si siano sentiti soddisfatti. Il campanile di Cortina batteva le 3.15, quando si sono diretti verso l’hotel Franceschi, il quattro stelle di via Cesare Battisti. L’ingresso è avvenuto attraverso una porta di servizio e anche qui non ci sono stati incontri, nemmeno con il portiere di notte. «Il nostro addetto era uscito per qualche minuto», spiega il proprietario Ernesto Franceschi, «e credo sia stata una fortuna, perché non sai mai che intenzioni possa avere questa gente. Credo siano capaci di tirare fuori anche un’arma da fuoco, con le conseguenze che si possono immaginare. Penso di aver visto o una fondina o qualcosa di molto simile nelle immagini. Tutto quello che hanno trovato è una cassetta con poche banconote all’interno, che era custodita nella zona della portineria: 100 o al massimo 200 euro. Per il resto abbiamo una cassaforte da 13 quintali, che è qualcosa di inespugnabile, quindi i nostri clienti possono stare assolutamente tranquilli. Nessuno di loro è stato disturbato nel sonno e noi stessi non ci siamo accorti di niente, se non ieri mattina quando abbiamo trovato il contenitore dei soldi in un giardinetto davanti all’hotel, dove i due si saranno spartiti i quattrini».

Prima o dopo, in fondo non fa molta differenza, il passaggio sia al Columbia, il tre stelle di via Ronco e al Villa Nevada, il meublè che sorge a pochi metri di distanza, ad una decina di numeri civici. Il montepremi, comunque, non si è alzato di molto. Non si conoscono particolari su questi due colpi, oltre tutto non è nemmeno detto che siano state presentate delle denunce. Gli investigatori stanno lavorando in tutte le direzioni possibili per individuare i colpevoli.

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