Colpo al bancomat: c’erano 50 mila euro nello sportello esploso

È stato quantificato il bottino del 23 dicembre ad Arten. I carabinieri stanno indagando sui pochi indizi disponibili



Bancomat svaligiato: conteneva 50 mila euro. È stato quantificato il bottino del colpo del 23 dicembre alla filiale di Arten di Fonzaso della Cassa rurale Valsugana e Tesino. Lo sportello automatico era appena stato caricato, in vista delle feste di Natale e anche di questo devono aver tenuto conto i malviventi che l’hanno fatto saltare con il sistema della marmotta: un congegno esplosivo artigianale che i ladri infilano nel bancomat, per farlo esplodere. Una bomba tanto piccola quanto devastante.

Stanno indagando i carabinieri del Nucleo investigativo di Belluno, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Feltre e quelli della stazione di Arsiè. Non c’è molto su cui lavorare e le immagini della videosorveglianza aiutano poco. Si vede un uomo incappucciato, mentre non ci sono dettagli sulla macchina con cui la banda di due o tre persone ha raggiunto Arten. Tanto meno qualcosa della targa. Ad ogni modo gli accertamenti sono ancora in corso, per un colpo che ricorda quello messo a segno due anni fa alla Sparkasse del feltrino viale Farra. Perlomeno a Feltre gli investigatori avevano trovato un filo elettrico tagliato. Qui non c’è nemmeno quello.

Secondo la ricostruzione, l’esplosione è avvenuta alle 5 scarse di una domenica mattina che annuncia le feste di Natale. Nel buio della frazione fonzasina, arriva una macchina scura, forse una Bmw, descritta da un testimone svegliato di soprassalto. Tre gli uomini a bordo: due scendono, mentre l’autista rimane al posto di guida. La prima cosa che fanno i malviventi è mettere fuori uso le telecamere, in un secondo momento inseriscono l’esplosivo nella ferritoia in cui si infila la carta bancomat. Terzo: scardinano e aprono la porta, in maniera da alleggerire la pressione al momento dello scoppio della marmotta. L’esplosione sarà talmente potente da far saltare il bancomat e scaraventarlo a cinque metri di distanza. Danni anche all’interno della banca.

I due prendono tutti i soldi che possono, perdendo qualche banconota per strada, ma devono rendersi conto subito che di soldi ce ne sono molti. Come previsto. La fuga è a tutta velocità, lungo strade che probabilmente conoscono già. —

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