Coltrondo, per Zaia «nel 2017 partiranno i lavori per il tunnel»

Santo Stefano. Il governatore assicura che i soldi ci sono «Con il ministro Del Rio ne ho parlato per un’ora e mezza»

SANTO STEFANO. Il traforo di Coltrondo? «Tutto ok. Ne ho parlato con col ministro Delrio», assicura il presidente della Regione, Luca Zaia. Ma di più non vuol dire. «Il riserbo è rigoroso. Ma», dice rivolto ai giornalisti, a margine dell’inaugurazione delle nuove scuole di Quinto a Treviso, «avrete presto e ottime sorprese». L’Anas ha confermato che i 70 milioni per la statale Carnica ci sono, spendibili nel 2017. C’è dentro il sospirato traforo. Intanto si procede alla progettazione, 2 milioni. Ma Zaia insiste perché l’Anas completi anche il prolungamento della paramassi, ai piedi della stessa montagna franosa. E le altre priorità infrastrutturali indicate dalla Provincia, specie in Cadore, nell’attesa dei Mondiali di sci? «Il ministro ha le idee chiare. Io pure, ovviamente»; Zaia non vuol dire di più. Salvo far sapere che «mi sono incontrato con Delrio mercoledì scorso, per definire le competenze e le opere di tutte le Province, Belluno compresa. Ne abbiamo parlato non per un minuto ma per un’ora e mezza. Il risultato c’è tutto. Con Delrio ho un ottimo rapporto, gode della mia totale stima e fiducia, Sono convinto che con lui faremo bellissime cose».

Giovedì prossimo Delrio vedrà invece la Provincia. Un incontro favorito dall’onorevole Roger De Menech, amico di Delrio. «Non è un doppione», precisa subito il parlamentare Pd, «ha fatto benissimo il presidente della Regione a sottoporre al ministro le priorità del Veneto. La Provincia so che gli presenterà quelle dei sindaci bellunesi, a partire dalle opere necessarie per i Mondiali 2021». Sono 10, queste priorità, e si chiamano Coltrondo, Rivalgo-Venas, circonvallazione di Longarone, varianti di Cortina e San Vito, e via elencando. Daniela Larese Filon e Roberto Padrin, presidente e vicepresidente della Provincia, tratteranno con il titolare delle infrastrutture anche il problema delle frane e, in particolare, di quella di Acquabona. «E’ quest’ultima una situazione da affrontare e risolvere immediatamente» riconosce De Menech che immagina, «almeno su questi temi» che il Bellunese «faccia finalmente squadra». E per Acquabona la prima prospettiva è quella della galleria paramassi. «Fare squadra? La Regione assolutamente c’è», conferma l’assessore Giampaolo Bottacin.

Francesco Dal Mas

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