Come in primavera per colpa del föhn: in piena notte 16.4 gradi a Cortina
BELLUNO
Temperature anomale, anche per un inverno mite come quello che stiamo attraversando. Sono quelle registrate tra domenica e lunedì in provincia di Belluno, con punte di 16.4 gradi registrati nel cuore della notte a Cortina d’Ampezzo.
«Di solito», sottolinea Bruno Renon, esperto dell’Arpav di Belluno, «quando si verificano episodi simili in pieno inverno ci troviamo di fronte al fenomeno del föhn».
Renon prova a spiegare di cosa si tratta con parole semplici: «Il föhn è causato dalle correnti che, una volta scavalcata una montagna, precipitano lungo il versante opposto. Durante questa caduta l’aria si comprime e si riscalda di 10° ogni mille metri. Normalmente, quando sul versante italiano delle Alpi si verifica questo fenomeno, ci troviamo di fronte a correnti che arrivano dal Nord Europa, quindi partono fredde, per riscaldarsi durante la discesa a valle». Poche volte, come accaduto domenica, le correnti arrivano dal medio Atlantico: «In questo caso giungono in quota già abbastanza miti e durante la caduta diventano ancora più calde. In poche parole, più le correnti arrivano alte in quota, più le temperature a valle sono primaverili. Tornando indietro di una decina d’anni, ricordo quando in pieno inverno in Val di Zoldo e in Valle di San Lucano furono toccati i 20°».
Lo scorso fine settimana si è verificato proprio questo, con un campo di alta pressione tra Spagna, Sardegna e Algeria, che ha dato vita a una campana di aria mite sulla Spagna e il centro-sud della nostra penisola. Domenica è poi aumentato il flusso di correnti in quota, complice una depressione molto attiva nel Nord Europa, che ha dato vita a un flusso di correnti da ovest verso est, che ha facilitato l’arrivo in quota di correnti calde: «Domenica», spiega Renon, «questa situazione ha portato aria calda in alcune valli del Bellunese, dando vita a temperature anomale per il periodo: 16.3° a Malga Ciapela (1475 metri), 13.5° ad Arabba, 12° a Falcade e via dicendo. Durante la notte, poi, il vento caldo si è intensificato, facendo salire la colonnina di mercurio a quota 13.4° a Cortina alle 4 del mattino. Lunedì è proseguita questa situazione con temperature al pomeriggio di 16,4° a Cortina e 15° a Malga Ciapela e Falcade. Nella stessa giornata anche in Valbelluna sono stati registrati dati simili, toccando i 15.6° sul monte Avena».
Temperature miti, per un inverno mite. L’esperto di Arpav prova a spiega ai non addetti ai lavori il perché di una simile situazione: «A parte le scarse precipitazioni», sottolinea Renon, «le temperature di questo inverno sono state più alte del normale in tutta Italia, con frequente presenza di alta pressione atlantica e africana. Il fenomeno va attribuito al vortice polare che, come accaduto quattro anni fa, è finora risultato molto attivo ed esteso tra i 20 e i 30 km di altezza. Quando accade ciò, il vortice trattiene l’aria fredda e dà vita a due fasce di temperature in Europa: gelide al nord e più miti al sud. Quattro anni fa l’inverno fu caldo fino a metà febbraio, poi il vortice rallentò e le temperature tornarono ad abbassarsi».
Accadrà ciò anche quest’anno? «È presto per sbilanciarsi», conclude Renon. «Posso dire che domani (oggi, ndr) arriverà una perturbazione debole, che porterà temperature più fredde, venti forti da nord nel pomeriggio e lievi precipitazioni, con apporti tutt’altro che significativi. Al momento, anche per la prossima settimana i modelli non prevedono cambiamenti significativi». —
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