Comelico: «Anche la strada alternativa va sistemata»
SANTO STEFANO. Nella giornata di ieri è stata davvero provvidenziale l’apertura, seppure a senso unico alternato, della galleria del Comelico, nonostante tutto quanto è successo al suo interno a partire dalla n’otte di sabato.
Il transito sul passo Sant'Antonio, infatti, è stato particolarmente difficoltoso ieri a causa della neve, come hanno certificato i tanti post su Facebook.
Ma c'è un problema in più, lungo questa direttrice. Lo sottolinea l'onorevole Roger De Menech, del Pd.
«L'incrocio, ad Auronzo, tra la strada provinciale 532, quella appunto del Passo, e la regionale 48 delle Dolomiti, quella per Misurina, presenta grosse criticità. So che in Regione è depositato un progetto, ancora dal 2008, che conta anche su uno stanziamento di 4 milioni di euro. Chiedo alla Regione, e in particolare al presidente Luca Zaia», insiste De Menech, «di prendere in considerazione questo progetto per creare un'alternativa praticabile alla galleria del Comelico, in presenza di situazioni di emergenza come quella verificatasi in questi giorni».
Gli automezzi, specie quelli pesanti (il divieto di transito esiste per i carichi superiori ai 35 quintali), non riescono infatti a svoltare nelle necessarie condizioni di sicurezza.
Anas, intanto, ha comunicato che la circolazione lungo il traforo del Comelico sarà regolata come segue: fino a venerdì 31 marzo, nella fascia oraria compresa tra le ore 6 e le ore 22, sarà istituito il senso unico alternato in corrispondenza del km 81,630.
Da oggi a venerdì 31 marzo, nella fascia oraria compresa tra le ore 22 e le 6, chiusura totale al traffico, con l'esclusione dei mezzi di soccorso. I veicoli di peso inferiore ai 35 quintali saranno deviati lungo la strada provinciale 532 del Passo di Sant'Antonio, mentre i veicoli con peso superiore ai 35 quintali saranno deviati in direzione di Auronzo, lungo la Regionale 48 "delle Dolomiti", la Statale 51 "di Alemagna" e la statale 49 "della Pusteria".
Durante il vertice dell'altro ieri, in municipio a Santo Stefano, i sindaci hanno posto all'Anas il tema del tracciato storico della 52 Carnica, che lambisce il Piave, in parallelo con la galleria, affinchè sia posto nella condizione di costituire una possibile alternativa quando dovesse servire. Per buona parte del suo sviluppo, la strada si trova sul territorio del Comune di Auronzo ed il sindaco Daniela Larese Filon ha spiegato ai colleghi i problemi che si erano palesati in precedenti ricognizioni. Ci sono crolli della scarpata stradale sul Piave, ma l'intervento più costoso sarebbe quello di mettere in sicurezza il versante della montagna che scende sulla stessa arteria e da cui continuano a piovere sassi, rocce, alberi. La direttrice era stata presa in considerazione anche per un eventuale percorso ciclopedonabile tra il Cadore ed il Comelico. Alla luce però dei costi della bonifica, i sindaci alla fine hanno rinunciato, come conferma Alessandra Buzzo, presidente dell'Unione montana.
«Quello che manca, lungo le nostre strade, è proprio la manutenzione costante», sottolinea Buzzo, «e la dimostrazione più eviente di quello che dico è proprio quanto è accaduto nella galleria del Comelico».
Lo stesso Zaia, nei giorni scorsi, aveva sollevato analogo problema.
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