Comelico, arriva anche l’esercito

Da ieri mattina a Santo Stefano alpini al lavoro. A San Pietro è tornata l’energia elettrica, ma a Sappada è ancora buio

COMELICO. L'energia elettrica è appena tornata e Silvano Pontil Scala, sindaco di San Pietro di Cadore, nel tardo pomeriggio scruta lungo la strada l'arrivo di un gruppo elettrogeno. «In montagna ai problemi ci siamo abituati – spiega affannato – ma qui è da venerdì che manca la luce. La neve continua a scendere, le preoccupazioni crescono. Insomma, pensavamo che il peggio fosse passato con il blackout del 26 dicembre, e invece...». La luce va e viene dal primo pomeriggio. Il Comune ha provveduto a creare degli slarghi vicino alle centraline elettriche per posizionare i gruppi elettrogeni in arrivo. Per fortuna i collegamenti stradali non si sono mai interrotti.

«Non siamo rimasti isolati, ma la luce è una gran cosa, se manca tutto è più difficile da affrontare e la neve incessante continua a darci problemi. Finita l'emergenza, la prima cosa che farò – prosegue il sindaco - sarà trovare i finanziamenti per dotare il Comune di una pala meccanica con ruote in gomma, che non abbiamo e che è fondamentale per portare via la neve». Cresce anche la preoccupazione per la tenuta dei tetti ed ha scaricato la neve in strada. Ma questo ha reso improbo il lavoro delle frese e dei fendineve, che si sono trovati ad “aggredire” una neve pesante e compatta. «Adesso il problema maggiore infatti è portare via la neve dalle strade e per questo, per fortuna, abbiamo trovato due mezzi a Feltre, che stanno lavorando a ritmo continuo. Insomma, nella grande difficoltà, cerchiamo di fare il possibile», chiude il sindaco, che conferma la chiusura delle scuole anche lunedì mattina. Così come a Santo Stefano. Lo annuncia il sindaco Alessandra Buzzo su Facebook: «Lunedì scuola materna, Istituto Comprensivo, istituti superiori di Santo Stefano chiusi»; e annuncia anche l'arrivo di 30 alpini che hanno dato una mano tutto il giorno a spalare la neve. E il sindaco, fra una riunione e l'altra non manca di postare notizie e foto per tenere aggiornati i suoi cittadini.

Ad Auronzo il sindaco Daniela Larese Filon conferma che «almeno questa volta l'energia elettrica non è mancata, anche se va e viene. Stiamo cercando di liberare le strade dalla neve e tutti i cinque mezzi a disposizione lavorano ininterrottamente. Oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) è piovuto e questo ha aiutato, la viabilità principale è garantita, anche se abbiamo problemi a Misurina, che è ancora isolata». E a Misurina la neve ha superato i due metri e mezzo. Lo conferma al telefono Alziro Molin, alpinista ottantenne, memoria storica del posto. «Quest'anno abbiamo avuto precipitazioni straordinarie, una signora che tiene il conto dice che da novembre siamo arrivati a 9 metri in totale. E si annuncia neve almeno fino a lunedì. Noi siamo abituati, per carità, ma sui tetti la situazione comincia ad essere pericolosa. Ed il pericolo valanghe è 5, basta un piccolo pendio per scatenare una valanga».

A Comelico Superiore, il sindaco Mario Zandonella Necca chiude l'ennesima giornata difficile e fa il punto della situazione, rientrato dal Com (Centro operativo misto) installato nel municipio di Santo Stefano. «La situazione più critica resta a Sappada, dove la luce manca ormai da venerdì mattina. In giornata hanno cercato di ripristinare la linea dal Friuli, ma senza riuscirci e hanno deciso di attivare i generatori elettrici, così come a Danta. A Santo Stefano e in altre parti del Comelico la luce andava via a tratti. Le strade principali sono quasi libere. Più difficile la viabilità interna, dove si fa fatica togliere la grande quantità di neve che cade anche dai tetti».

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